E’ attualmente in atto un piano di monitoraggio previsto in ottemperanza al Contratto di servizio di Monitoraggio Marino Offshore n. 2500041810 stipulato fra ENI S.p.A. Unità Upstream – DICS e la Stazione Zoologica Anton Dohrn (Capo Mandataria) in RTI con CNR IRBIM, OGS, Università Politecnica delle Marche, Agrolab Ambiente, CIBM e CoNISMa. Le attività effettuate nel corso del monitoraggio di piattaforme ubicate in Mare Adriatico sono finalizzate a verificare gli eventuali effetti a seguito dello scarico in mare delle acque di produzione derivanti da piattaforme offshore e dell’assenza “di pericoli per le acque e per gli ecosistemi acquatici” (articolo 104, comma 7, del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152). Il piano di monitoraggio delle piattaforme viene eseguito secondo quanto riportato dalle Linee Guida ISPRA approvate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio nel 2021. Il Piano di Monitoraggio ambientale è finalizzato a verificare l’assenza di pericoli per le acque e per gli ecosistemi acquatici derivanti dallo scarico a mare delle acque di produzione e pertanto prevede lo studio di parametri biotici ed abiotici nell’area circostante la piattaforma che scarica a mare. I parametri misurati sono quelli che più caratterizzano l’effluente e vengono rilevati lungo la colonna d’acqua, nei sedimenti marini e negli organismi; inoltre viene condotta un’analisi correntometrica completa dell’area ove è situata la struttura. Le attività di monitoraggio si sviluppano per tutti gli anni di validità dell’autorizzazione per lo scarico e/o l’iniezione/reiniezione delle acque in questione in unità geologiche profonde. L’area interessata dall’indagine ambientale è compresa in un raggio di 500 metri dalla piattaforma oggetto del piano di monitoraggio, e corrisponde alla zona di rispetto e di sicurezza dell’installazione che è interdetta alla pesca.
Supportare la trasferibilità dei risultati del progetto ARIEL verso un'innovazione aperta per i settori della piccola pesca e dell'acquacultura nell'area Adriatico-Ionica.
PRIZEFISH si pone l'obiettivo di affrontare la doppia sfida delle imprese di pesca italiane e croate e le organizzazioni di produttori di essere più sostenibili e aumentare la loro competitività economica nei mercati ittici.
NAUTILOS nasce con l'obiettivo di integrare ed espandere gli attuali strumenti e servizi di osservazione nella EU, e consentire la raccolta di dati marini con maggiore risoluzione spaziale, regolarità temporale e lunghezza rispetto a quanto attualmente disponibile.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.