La Laguna di Lesina è stata, come la maggior parte degli specchi lagunari europei, oggetto di usi impropri da parte dell’uomo. Tutte le attività economiche e ludico-ricreative (pesca, caccia, agricoltura, turismo) connesse alla laguna, in aggiunta ad eventi alluvionali, hanno generato materiale di rifiuto derivante da cattive abitudini o da scorretta gestione dei rifiuti urbani. La presenza di rifiuti in tali ambienti acquatici desta grande preoccupazione in quanto potenziale sorgente di contaminazione per l’ecosistema e l’intera catena trofica (Alomar et al., 2016; Fossi et al., 2016). Ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti solidi (“marine litter”) vengono introdotti negli ecosistemi marini (UNEP, 2016), diventando una crescente minaccia per la salute dell’ecosistema stesso. Le azioni del presente progetto saranno svolte in forma di cooperazione tra CNR IRBIM, Comune di Lesina, Regione Puglia e ARPA Puglia. L’approccio integrato ricerca/governance può rappresentare un’interessante opportunità (strumento) per gli Enti direttamente o indirettamente coinvolti (CNR, Comune, Ente Parco del Gargano, ARPA Puglia e Regione Puglia) nel garantire il raggiungimento dell’obiettivo comune del Good Environmental Status (GES), così come contemplato dalle Direttive Europee (MSFD e WFD 2000/60), agevolando la definizione di linee guida gestionali utili alla formulazione di un Regolamento Regionale della pesca nelle acque interne della Laguna di Lesina.
Fornire alle amministrazioni nazionale ed EU, nonché agli organismi di gestione della pesca a livello regionale come la Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (GFCM) e la Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT), dati scientifici e strumenti adeguati per intraprendere interventi di programmazione ed adottare misure di gestione in linea con la Politica Comune della Pesca (PCP).
Riunire gli attori chiave delle Biotecnologie Blue nel Mediterraneo ed aumentarne la capacità di innovazione e il loro coordinamento, al fine di sbloccare il potenziale di innovazione nel campo attraverso iniziative transnazionali congiunte.
Realizzare uno studio di fattibilità, finalizzato ad una successiva protezione della spiaggia di Sirolo, comprensivo di un’indagine conoscitiva della falesia a monte delle Spiagge S. Michele-Sassi Neri e Urbani,
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.