Luca Bolognini
Ricercatore
Ancona
Il progetto ARIEL è promosso e sviluppato congiuntamente da 9 partner scientifici e istituzionali di 4 Paesi (Italia, Croazia, Grecia e Montenegro) e si concentra sulla piccola pesca e sull’acquacoltura che sono due driver chiave per la crescita blu e sostenibile delle comunità adriatiche e ioniche. Nonostante la loro rilevanza, tali settori devono affrontare le stesse sfide della pianificazione dello spazio marittimo, della sostenibilità ambientale e socioeconomica, migliori condizioni per l’adozione dell’innovazione e per la diffusione delle conoscenze scientifiche, una cooperazione più efficace tra imprenditori, mondo accademico e decisori politici. In questo contesto, l’approccio transnazionale di ARIEL catalizza gli sforzi congiunti per affrontare questa complessa sfida ecologica, economica e sociale, sostenendo lo sviluppo di una “massa critica” transnazionale e fornendo competenze, strumenti e metodi comuni che accompagnano il processo di innovazione della pesca su piccola scala e dell’acquacoltura e networking nel bacino del Mar Adriatico e Ionio.
L’obiettivo generale di ARIEL è promuovere soluzioni (tecnologiche e non) per l’innovazione nella piccola pesca e nell’acquacoltura nel bacino adriatico-ionico, fungendo da rete di conoscenze e svolgendo una serie di attività trasferibili per comprendere meglio minacce e soluzioni per una gestione più efficace e sostenibile delle politiche e delle pratiche. In un primo momento, ARIEL attuerà audit dell’innovazione sulle imprese della pesca su piccola scala e dell’acquacoltura tenendo conto della ricerca, della politica e degli aspetti economici che delineano lo stato di avanzamento dell’innovazione e lo scenario di sviluppo futuro. Sulla base di questo risultato, il progetto testerà soluzioni pilota innovative definite congiuntamente dalle imprese e dagli Istituti di Ricerca. Gli eventi di intermediazione dell’innovazione faciliteranno il trasferimento di R&S in azioni concrete e fattibili per gli attori della pesca su piccola scala e dell’acquacoltura, accompagnando il loro processo di aggregazione e cooperazione. L’adozione dell’innovazione aperta nella pesca su piccola scala e nell’acquacoltura sarà favorita anche dalla creazione della piattaforma ARIEL per aiutare il networking e la collaborazione intorno a idee e soluzioni innovative durante e oltre la vita del progetto, favorendo una condivisione permanente delle conoscenze e un dialogo transnazionale tra attori. I partner di ARIEL svilupperanno quindi un’agenda di ricerca congiunta per la pesca su piccola scala e l’acquacoltura e una Carta dei servizi per l’innovazione, un piano d’azione strategico e multidisciplinare che definisce priorità comuni e linee di ricerca, aree di miglioramento, soluzioni basate sulla conoscenza e azioni per affrontare con successo i principali sfide legate all’innovazione e alla sostenibilità della pesca e dell’acquacoltura per i prossimi anni nella regione del Mar Adriatico e Ionio.
Referente:
Sito Web: https://ariel.adrioninterreg.eu/
Durata: Gennaio 1, 2018 - Dicembre 31, 2020
Budget: 1.249.234,46 €
Budget IRBIM: 175.335,50 €
Temi di Ricerca:
Ricercatore
Ancona
Collaboratore di Amministrazione
Ancona
Primo Ricercatore
Ancona
Dirigente di Ricerca
Ancona
Referente:
Vincenzo Maccarrone
Il progetto mira a sviluppare curricula adattivi, orientati all'utente finale e di rilevanza internazionale per sostenere la gestione sostenibile e la governance delle aree alle zone costiere e marine dei paesi partner
Referente:
Silvia Angelini
Implementazione e ampliamento del database regionale e della piattaforma istituiti con il precedente progetto Med&BS RDFIS
Referente:
Angela Santelli
Indagini ambientali volte al monitoraggio delle operazioni di immersione di sedimenti provenienti da escavo dei fondali marini portuali
Referente:
Emilio Notti
Implementare soluzioni e progetti innovativi a sostegno dello sviluppo competitivo della pesca, dell'acquacultura e della blue economy, ponendo attenzione alla tutela delle risorse marine e degli ecosistemi.
Referente:
Gian Marco Luna
Il primo Centro Nazionale di ricerca per la Biodiversità