Un commosso addio alla Professoressa Serena Fonda Umani

È con profonda tristezza che l’Istituto di Ricerca per le Risorse e le Biotecnologie Marine (IRBIM) e l’intera comunità scientifica salutano la Professoressa Serena Fonda Umani, già Ordinario presso l’Università degli Studi di Trieste. La sua dipartita lascia un grande vuoto nel panorama della ricerca marina nazionale e internazionale, e in tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerla e collaborare con lei. La Professoressa Fonda Umani è stata una scienziata di eccezionale competenza e di fama indiscussa nel campo dell’Ecologia Microbica marina. La sua dedizione all’indagine scientifica l’ha portata ad essere una delle prime donne pioniere nell’oceanografia italiana, imbarcandosi in spedizioni che l’hanno vista operare dal Mar Mediterraneo fino all’Antartide. Oltre alla sua ricca produzione scientifica, la Professoressa Fonda Umani è stata un punto di riferimento per l’intera comunità grazie alla sua condotta sempre improntata a lealtà, integrità ed etica professionale, doti che hanno arricchito ogni contesto lavorativo e l’hanno resa un modello per le generazioni future. Solo pochi mesi fa, la comunità scientifica aveva avuto il privilegio di renderle omaggio con un Premio alla Carriera in occasione del Forum della Biodiversità organizzato dal NBFC – National Biodiversity Future Center a Milano. In questo momento di dolore, l’IRBIM desidera ricordarla attraverso le sue stesse parole e la sua passione, condividendo questa intervista rilasciata alcuni anni fa con la quale lei stessa racconta con lucidità e amore la bellezza dell’essere biologa marina e l’importanza cruciale dello studio dell’infinitamente piccolo nei nostri mari e oceani.

Convegno ISPRA: il Mare per il benessere comune

Il 20 novembre 2025 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha riunito a Roma, presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, esperti, istituzioni e rappresentanti politici per il convegno “ISPRA: il Mare per il benessere comune“. L’evento si è svolto nell’Auditorium del MAXXI, offrendo una splendida cornice e rafforzando il legame tematico con l’ambiente marino: la giornata è stata infatti sviluppata anche a partire dalla collaborazione nata per la realizzazione dell’installazione ENTRATE: Nacho Carbonell, Memory, in practice, che ha accolto i partecipanti e  i visitatori del Museo e in cui reti recuperate dal Mediterraneo e tronchi d’albero trovano una seconda vita artistica. Il convegno è stato articolato in cinque sessioni tematiche: conoscere lo stato di salute dei mari, proteggere la biodiversità, l’economia blu, il principio One Health, raccontare il mare ed ha offerto una piattaforma fondamentale per definire strategie condivise per un futuro sostenibile del nostro Mediterraneo. Le conclusioni sono state affidate a Luigi Ricci direttore di ISPRA. IRBIMè stato protagonista in due momenti chiave della giornata, a testimonianza del suo impegno nella ricerca e nella divulgazione. Il direttore Gian Marco Luna ha preso parte al panel intitolato “Economia blu: sostenibilità e innovazione per il futuro del mare“. Il dibattito si è concentrato su temi cruciali come Pesca, Acquacoltura, Bioeconomia, energie rinnovabili e clima, sottolineando il ruolo della ricerca scientifica per guidare la crescita sostenibile delle attività economiche legate al mare. Inoltre, il Prof. Donato Giovannelli dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, associato IRBIM, è intervenuto durante il panel dedicato alla comunicazione e chiamato appunto “Raccontare il Mare“. Il panel, moderato da Donatella Bianchi (RAI), ha posto l’attenzione sulla comunicazione scientifica e l’educazione ambientale per il Mare, evidenziando come la divulgazione sia fondamentale per sensibilizzare il cittadino sui temi della tutela e della salute degli ecosistemi marini.

XIV Settimana della Scienza Cina-Italia: un ponte di collaborazione per il futuro sostenibile 

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha partecipato e patrocinato la XIV Edizione della Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, un appuntamento di risonanza internazionale che si è svolto dal 13 al 15 novembre 2025 nelle città di Pechino e Hangzhou. L’evento si è confermato come un modello consolidato per dare slancio all’innovazione e a costruire insieme un futuro sostenibile tra i due Paesi. Questa edizione ha rivestito un significato particolare, cadendo nell’anno del 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, una ricorrenza che ne sottolinea la cooperazione fondata sulla crescita condivisa e sul confronto culturale. La centralità del dialogo istituzionale è stata ulteriormente rafforzata dal Piano d’Azione per il Rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Italia-Cina 2024–2027, con l’obiettivo di potenziare i rapporti tra i sistemi della ricerca e dell’innovazione per valorizzare le eccellenze nazionali. La manifestazione, promossa in Italia dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e coordinata da Fondazione IDIS-Città della Scienza, ha visto l’organizzazione della Beijing Municipal Science & Technology Commission e della Administrative Commission of Zhongguancun Science Park, in collaborazione con la rete International Technology Transfer Network. La Settimana è stata inaugurata Giovedì 13 Novembre a Pechino con una Cerimonia Istituzionale alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca italiano, Anna Maria Bernini, e del Ministro della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, Yin Hejun. Questo momento ufficiale è culminato con la firma di Accordi di Cooperazione tra istituzioni, università, enti di ricerca e imprese dei due Paesi. Successivamente, la giornata è proseguita con sessioni tematiche focalizzate su: manifattura avanzata, etica e diritto dell’intelligenza artificiale e scienze della vita e della salute, seguite da incontri One-to-One e visite a Centri di Ricerca e Laboratori di eccellenza. Le attività si sono spostate ad Hangzhou per la giornata di Venerdì 14 Novembre, dove l’attenzione si è concentrata su temi chiave come la conservazione del patrimonio culturale e l’intelligenza artificiale, l’agricoltura tropicale e, in particolare, le scienze marine e scienze polari, che includono biodiversità e cambiamenti climatici. Il forum dedicato alle scienze marine e polari ha rappresentato un momento significativo per il sistema della ricerca italiano, con la partecipazione di figure di spicco provenienti da diversi enti. Tra i relatori italiani presenti, Roberto Bassi, Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn, ha presentato la “Ricerca Italiana in Biologia Marina”. Il CNR ha dato il suo contributo con la relazione di Gian Marco Luna, Direttore dell’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine, sulle “Frontiere e sfide della ricerca biologica marina nel XXI secolo”, e con l’intervento di Luca Bolognini  sul “Riconoscere il Valore della Biodiversità e della Salute degli Ecosistemi Marini: Esperienze dal National Biodiversity Future Center (NBFC)”. La dimensione polare è stata trattata dal Direttore dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Fausto Ferraccioli, che ha aggiornato i partecipanti sui “Recenti contributi dell’Italia alla ricerca polare”. La XIV Settimana Cina-Italia si è conclusa Sabato 15 Novembre con visite ed esperienze dedicate all’artigianato tradizionale cinese e al patrimonio culturale immateriale, consolidando il legame tra innovazione scientifica e valorizzazione culturale.

Accordo di Cooperazione tra il CNR e la Japan Society for the Promotion of Science (JSPS)

Il 18 Settembre 2025, a Tokyo, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia Gianluigi Benedetti, si è tenuta la cerimonia per la firma del rinnovo dell’Accordo di Cooperazione tra il CNR e la Japan Society for the Promotion of Science (JSPS). Con questo rinnovo, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha ancora una volta compiuto passi significativi per intensificare e internazionalizzare la ricerca italiana, consolidando i legami con importanti istituzioni scientifiche in Giappone. A firmare l’intesa, in rappresentanza del Presidente del CNR Andrea Lenzi, è stata la Direttrice del Dipartimento Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali, Lidia Armelao, che ha guidato la delegazione italiana. Tra i presenti figuravano anche il Direttore del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente, Francesco Petracchini, e l’Ufficio Relazioni Internazionali del CNR, oltre al Direttore dell’IRBIM, Gian Marco Luna. L’Addetto Scientifico e l’Ambasciatore Benedetti hanno aperto la cerimonia, lodando l’accordo come uno ‘strumento efficace per promuovere scambi di ricerca tra i nostri Paesi e aprire nuove prospettive per il futuro’. La Direttrice Armelao ha ricordato come la partnership tra CNR e JSPS sia un ‘partenariato di riferimento’, fondato su valori cruciali come il rispetto reciproco e la formazione dei giovani ricercatori. Un apprezzamento ribadito anche dal Presidente della JSPS, Tsuyoshi Sugino, che ha espresso l’auspicio che la collaborazione possa espandersi ulteriormente in futuro. A consolidare ulteriormente la presenza e l’impegno italiani, in occasione dell’EXPO di OSAKA 2025 si è finalizzato un altro significativo accordo bilaterale: quello tra il CNR e la JAMSTEC (Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology). A firmare l’intesa per l’Italia è stato il Direttore di Dipartimento DSSTTA Francesco Petracchini, suggellando un’importante collaborazione nel settore scientifico. Questi recenti successi testimoniano l’impegno costante del CNR nell’internazionalizzazione della ricerca e il sostegno e la piena partecipazione di IRBIM a queste attività.

Progetto FAO-GFCM sulla selettività nello Stretto di Sicilia

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (CNR-IRBIM) di Mazara del Vallo e di Ancona ha recentemente concluso la fase operativa di un progetto realizzato in collaborazione con il World Wildlife Fund (WWF) e la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM).

Alla luce delle indicazioni contenute nella Raccomandazione GFCM/42/2018/5, che pone l’accento sull’esigenza di identificare e sviluppare misure volte a mitigare gli impatti negativi della pesca a strascico sui giovanili delle principali specie commerciali, l’iniziativa è finalizzata all’identificazione e alla sperimentazione di soluzioni tecniche innovative per la riduzione delle catture accessorie e indesiderate nella pesca a strascico multispecifica nello Stretto di Sicilia, contribuendo alla conservazione delle risorse biologiche marine e alla promozione di pratiche di pesca sostenibili.

In questo contesto, nella primavera del 2023 e nell’estate del 2025 sono stati condotti due studi sperimentali nella GSA 16 (Sicilia meridionale). Le attività sperimentali in mare hanno riguardato due specie di elevato valore commerciale, Merluccius merluccius (nasello europeo) e Parapenaeus longirostris (gambero rosa), entrambe gestite nell’ambito di un piano pluriennale del GFCM e attualmente considerate a rischio di sovrasfruttamento.

Le prove in mare sono state condotte utilizzando tre differenti imbarcazioni commerciali, caratterizzate dalle medesime specifiche tecniche e operanti in parallelo, nello stesso periodo e nella stessa area di pesca. Ciascuna unità ha impiegato una diversa configurazione di rete: una rete commerciale standard, utilizzata come controllo; una rete equipaggiata con una griglia di selezione dei giovanili delle due specie; e una rete denominata “T90” caratterizzata dalle maglie di una rete commerciale ruotate di 90° rispetto alle tradizionali maglie romboidali. I tre sistemi sono stati impiegati simultaneamente per confrontare abbondanza e composizione delle catture tra rete commerciale e dispositivi selettivi.

A bordo delle tre imbarcazioni, i ricercatori del CNR-IRBIM Vincenzo Garozzo, Michele Luca Geraci, Khalil Besbes, Giacomo Sardo, Andrea Petetta e Giorgio Vianson hanno condotto attività di campionamento e analisi quantitative e qualitative delle catture, con l’obiettivo di valutare l’efficacia dei diversi sistemi nel ridurre la cattura di esemplari giovanili e di specie non bersaglio.

Sono inoltre state effettuate riprese subacquee delle griglie di selezione al fine di valutare la vitalità dei naselli e delle altre specie commerciali, nell’ambito delle analisi sul tasso di sopravvivenza post-cattura.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, rappresenta una prosecuzione delle iniziative di cooperazione regionale promosse dalla CGPM, volte a favorire una pesca sempre più selettiva, sostenibile e responsabile. Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link: https://www.fao.org/gfcm/news/detail/en/c/1641477/

Osaka Expo 2025 – CNR Day

19 Settembre 2025, Osaka. Il Padiglione Italia all’Expo 2025 Osaka Designing Future Society for Our Lives” ha ospitato il “CNR Day: Conoscere per Proteggere – Knowledge as the Key to Protection”, un evento di alto profilo organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), attraverso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie del Sistema Terra per l’Ambiente (CNR-DSSTTA), dedicato alla scienza come strumento indispensabile per la salvaguardia ambientale e la resilienza globale. Come in tutti gli EXPO, l’obiettivo è stato creare ponti; in questo particolare caso un ponte tra Italia e Giappone sui Temi Ambientali. La giornata ha avuto un ricco programma di scambi bilaterali tra scienziati italiani e giapponesi impegnati sulle esperienze di ricerca su cinque cruciali temi ambientali. Il filo conduttore è stato il ruolo della conoscenza scientifica, fondata sulla memoria e l’analisi dei dati, come elemento cruciale per comprendere l’evoluzione dei cambiamenti ambientali e affrontare le sfide globali. I cinque pilastri della discussione scientifica, infatti, sono stati: Biodiversità, Mare, Regioni Polari, Cambiamenti Climatici e Rischi Naturali.

Il personale di IRBIM ha offerto un interessante contributo all’evento sia per la parte scientifica che organizzativa. Ernesto Azzurro ha presentato nella sezione “Fisher’s Memories: Stories That Tell of Ecological Change”. La presentazione è stata condotta insieme ai colleghi giapponesi Takehito Yoshida e Mayumi Fukunaga dell’Università di Tokyo, sottolineando la cooperazione internazionale nel campo del cambiamento ecologico. La collega Grazia Marina Quero ha svolto un ruolo cruciale, partecipando attivamente al team che ha organizzato l’evento, sotto la guida del DSSTTA. L’istituto è stato rappresentato anche dal suo Direttore, Gian Marco Luna.

Il “CNR Day” non è stato solo un forum scientifico, ma anche un momento di valorizzazione della profonda connessione tra arte e scienza. L’evento è stato arricchito da contenuti artistici con “Cartografie liquide”, una mostra che ha presentato una suggestiva proiezione corale di sei video realizzati dalle artiste italiane. A testimonianza dell’importanza di una comunicazione innovativa, il fumettista e illustratore Gabriele Peddes ha tradotto in tempo reale i contenuti delle relazioni scientifiche attraverso illustrazioni e fumetti. Ulteriori informazioni sulle attività della giornata sono disponibili sulla pagina del Dipartimento DSSTTA dedicata all’Expo OSAKA 2025. Infine, l’evento ha voluto ribadire un messaggio chiave: l’unica strada per la protezione del nostro pianeta passa attraverso una conoscenza approfondita e condivisa, facendo della scienza lo scudo più efficace contro le incertezze del futuro.

Plastic Reborn

Plastic Reborn è un’iniziativa e un documentario che mostra soluzioni concrete e innovative per fermare l’inquinamento da plastica. L’obiettivo è raccontare come menti giovani e ricercatori del settore stiano creando un’alleanza tra ambiente e impresa per affrontare una sfida globale e trasformarla in un’opportunità di rinascita. L’iniziativa inoltre trasforma anche i pescatori in custodi del mare. Una delle storie al centro di questo progetto è quella che prende vita nel porto di Ancona, dove, alle 2 del mattino, il peschereccio Barracuda I salpa per una missione speciale. Per un’intera giornata, l’imbarcazione diventa un laboratorio a cielo aperto che unisce la tradizione marittima alla ricerca scientifica. A bordo ci sono i pescatori, due ricercatrici del CNR IRBIM di Ancona e il regista e produttore. Ogni volta che le reti risalgono dal fondale, insieme ai pesci emergono rifiuti: bottiglie, cime, resti di polistirolo e molto materiale plastico. In appena dieci mesi, solo due imbarcazioni hanno portato a terra circa tre tonnellate di detriti, di cui l’80% è appunto plastica. Ogni pezzo di rifiuto viene catalogato, analizzato e, quando possibile, avviato al riciclo, nonostante ostacoli come incrostazioni e usura. Questo è il cuore del progetto di Fishing for Litter, coordinato dal CNR IRBIM all’interno dello Spoke 2 del NBFC – National Biodiversity Future Center.  Al progetto partecipano con grande impegno le colleghe Elisa Punzo e Maria Chiara Catta della sede di Ancona.

Il documentario, dal titolo completo “Plastic Reborn, how young minds turn river waste into new beginnings” è prodotto da Carlo Mameli Video Agency, e racconta il conflitto tra un futuro possibile e un presente che resiste. L’obiettivo è mostrare che la speranza è fatta di preparazione, ingegno, nuove tecnologie e nuovi cicli di vita, e di mettere anche in luce il valore dell’intera filiera: dal degrado alla rinascita della plastica. Le storie, i volti, le mani e il coraggio di chi contribuisce alla cura del mare faranno parte di questo film destinato alle piattaforme internazionali e ai festival a tema ambientale.

Per saperne di più sul progetto Fishing for Litter e sulla storia raccontata tramite le immagini raccolte sul campo, è possibile consultare la pagina del progetto. Questo invece il link alla video intervista della ricercatrice Elisa Punzo.

 

Progetto VECNA_III

La collaborazione tra enti di ricerca italiani alle Isole Svalbard prosegue con successo attraverso il progetto VECNA (Knocking on Arctic Door), coordinato dalla sede di Messina del CNR-IRBIM. Dal 30 giugno al 10 luglio 2025, il team di ricerca — composto da Adriana Profeta (CNR-IRBIM), Giovanni de Vincenzi (CNR-ISP), Nadia Marinchel e Tommaso Russo (Università di Roma Tor Vergata) — ha condotto un’intensa campagna di monitoraggio nelle acque costiere del Kongsfjorden, alle Svalbard. L’obiettivo era studiare la possibile comparsa di specie marine aliene (NIMS)nel contesto del cambiamento climatico artico.La campagna si è avvalsa dell’utilizzo di tecniche tradizionali (nasse e retini per il plancton) e strumentazioni avanzate, tra cui telecamere subacquee, idrofoni e sonde per eDNA. L’attività è stata resa possibile grazie al supporto della Stazione Artica Dirigibile Italia del CNR e al contributo logistico della Guardia di Finanza, con personale altamente specializzato nelle operazioni in ambienti estremi. Una sinergia efficace che rappresenta un importante esempio di rafforzamento del monitoraggio delle acque polari e di cooperazione scientifica nell’Artico. Adriana Profeta aveva già presentato questo progetto in occasione del recente seminario organizzato dalla SIBM- Società Italiana di Biologia Marina, ed intitolato: “Donne e scienza nelle terre estreme: studiare le specie sentinella del cambiamento a Ny-Ålesund, la comunità scientifica più a nord del mondo” disponibile cliccando il link.

Conferenza di Dipartimento DSSTTA

Il 29 e 30 maggio 2025, si è tenuta la conferenza del DSSTTA-Dipartimento di Scienza e Sistema della Terra e Tecnologie per l’Ambiente, presso la Mole Vanvitelliana ad Ancona, col il supporto logistico dei colleghi del CNR-IRBIM.  Organizzato in due giornata ricche di interventi e di ospiti, la conferenza ha riunito, sotto la guida del nuovo direttore Francesco Petracchini, in presenza circa 200 colleghi del dipartimento, i direttori degli altri dipartimenti del Cnr, esponenti delle istituzioni e di altri enti di ricerca. Relazioni frontali e panel di discussione hanno affrontato le più importanti sfide del futuro del dipartimento e della ricerca che in esso si svolge. Dal futuro delle aree strategiche, alla scienza aperta e accessibile al confronto tra le generazioni di ricercatori, alle infrastrutture e tecnologie che formano l’ecosistema della ricerca, il tutto inserito nel contesto europeo e internazionale delle grandi sfide globali. Il coinvolgimento di IRBIM è stato diretto e ha contribuito al buon esito della conferenza, ricevendo il plauso del dipartimento. Ad arricchire la conferenza, la presenza della Gaia Blu al porto di Ancona. Di seguito il link alla pagina della Conferenza dove è possibile consultare il programma e la lista dei relatori e delle personalità invitate ai panel di discussione e la registrazione delle due giornata. Questo invece il  link all’ approfondimento di CNR-webtv.

 

Convegno sulla transizione verde nel settore marittimo e portuale

Ancona, 28 Maggio 2025 – La città di Ancona ha ospitato un’importante iniziativa dedicata alla transizione verde nel settore marittimo e portuale: il convegno intitolato “Climate Change: lo spaccato marittimo, quali contributi dall’industria dello Shipping e dai Porti nel progredire verso la transizione green”. L’evento si è focalizzato in particolare sulle sfide e le opportunità generate dal cambiamento climatico. Co-organizzato da Capitaneria di Porto, Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche e Comune di Ancona, il convegno ha visto la partecipazione del CNR-IRBIM, che ha illustrato il proprio contributo alla ricerca e all’innovazione in questo campo. La giornata è stata articolata in due panel distinti, pensati per coinvolgere sia la società civile che gli addetti ai lavori del settore. Il panel del mattino “Consapevolezza e Dialogo con la Cittadinanza”, è stato aperto a cittadinanza e studenti universitari, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sugli effetti del cambiamento climatico e sul ruolo del settore marittimo nella transizione energetica. Per il CNR-IRBIM, Pierluigi Penna ha illustrato “Il contributo del CNR al primo progetto CCS (Carbon Capture and Sequestration) marino in Italia: ENI CCS Ravenna”, mentre Antonello Sala ha trattato delle “Innovazioni tecnologiche per la decarbonizzazione della pesca in Mediterraneo e Mar Nero”. Sono intervenuti numerosi relatori dell’Università Politecnica delle Marche, introdotti dal Magnifico Rettore Gianluca Gregori e dal Direttore del DVSP-Politecnica delle Marche Francesco Regoli e dal Direttore IRBIM Gian Marco Luna. Ha inoltre offerto il proprio prezioso contributo scientifico allo studio del fenomeno del cambiamento climatico anche la Direttrice di OGS Paola Del Negro. Il panel pomeridiano, “Approfondimento e Interazione per il Settore”, è stato dedicato agli addetti ai lavori del cluster marittimo, sia a livello locale che nazionale. Questa sezione ha consentito l’interazione con i vertici delle principali Associazioni di categoria, tra cui Confitarma, Assarmatori, Alis, Assocostieri, Assoporti, Federazione del Mare, oltre a rappresentanti di RINA, Fincantieri, AdSP di Ancona e Capitaneria di Porto, alla presenza dell’Assessore alla costa marchigiana Goffredo Brandoni. 

Il CNR-IRBIM ha svolto un ruolo centrale nell’iniziativa, presentando il contributo scientifico per l’impianto tecnologico di ENI CCA, la sua compatibilità ambientale e le metodologie di monitoraggio. L’evento ha offerto una panoramica della realtà del cambiamento climatico, identificando il fenomeno e mettendo al centro i trasporti marittimi e l’industria dei porti. L’iniziativa è stata coordinata dalla Capitaneria di Porto e i panel e il talk sono stati entrambi moderati dalla giornalista Morena Pivetti, con le conclusioni affidate al Sindaco di Ancona Daniele Silvetti, preceduto da un saluto di chiusura del Presidente della Regione. Infine, l’evento si è concluso con la visita alla Gaia Blu, la research vessel del CNR, per la prima volta ad Ancona. Questo il link per il programma e maggiori informazioni e altre notizie della stampa .

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