Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici

Il Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA), di cui IRBIM CNR è coordinatore, prevede la raccolta e gestione dei dati biologici, ambientali, tecnici e socioeconomici necessari ai fini della gestione della pesca. È formulato ai sensi della legislazione comunitaria di riferimento, che istituisce un quadro comunitario per la raccolta, la gestione e l’uso di dati nel settore della pesca e un sostegno alla consulenza scientifica relativa alla politica comune della pesca (Data Collection Framework – Regulation (EU) 2017/1004). L’acquisizione e la gestione di tali dati beneficiano del finanziamento a titolo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Lo scopo fondamentale di questo Programma è fornire all’amministrazione nazionale ed a quella europea, nonché agli organismi di gestione della pesca a livello regionale come la Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (GFCM) e la Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT), dati biologici, ambientali, tecnici e socio-economici e strumenti adeguati per intraprendere interventi di programmazione ed adottare misure di gestione in linea con la Politica Comune della Pesca (PCP). I dati da raccogliere coprono un ampio ventaglio di tematiche (biologiche, tecniche, ambientali e socioeconomiche) ed attività (pesca professionale, ricreativa, sportiva e diverse tipologie di attrezzi e modalità da pesca). Il piano di lavoro include le procedure ed i metodi da utilizzare per la raccolta e l’analisi dei dati nonché per la stima della loro accuratezza e precisione. I protocolli e i metodi di raccolta e di monitoraggio dei dati sono conformi alle norme di qualità stabilite dagli organismi scientifici internazionali e dalle organizzazioni regionali di gestione della pesca.

Per l’annualità 2024 l’avvio al programma è stato dato attraverso il Kick off meeting che si è svolto, presso la Sala Marconi della sede centrale del Cnr. Durante il meeting sono state presentate le attività previste per l’anno 2024 e alcune procedure tecniche-amministrative della Raccolta Dati; si è discusso inoltre della strutturazione del lavoro in Gruppi di Lavoro tematici. Al meeting di Roma hanno partecipato rappresentanti del Cnr-Irbim dalle sedi di Ancona, Messina e Mazara del Vallo, tra cui il Direttore Gian Marco Luna e il coordinatore del PLNRDA Enrico Arneri, della sede di Ancona. Presenti in sala per i saluti iniziali la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, il Direttore del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta) Fabio Trincardi, e la Dirigente del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) Maria Vittoria Briscolini. Presenti anche numerosi rappresentanti dei partner del programma, quali AGER-Coldiretti, CIBM, Cnr-Ias, Cnr-Irea, Cnr-Irpps, COISPA, CONISMA, Federpesca, NISEA, Oceanis, Retemare e UNIMAR.

Partecipazione di IRBIM al FISHFORUM 2024

Il CNR-IRBIM ha partecipato al secondo Forum on Fisheries Science in the Mediterranean and the Black Sea (FishForum),  il più grande incontro scientifico dedicato alla pesca e alle questioni ad essa correlate. Il FishForum ha lo scopo di promuovere la discussione e la cooperazione tra scienziati e responsabili politici per la produzione di pareri scientifici, al fine di plasmare meglio il futuro della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero e far progredire la regione verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. I ricercatori del CNR IRBIM di Mazara del Vallo Sergio Vitale (Oral presentation) e Umberto Grande (Oral presentation) e di Ancona Alessandro Lucchetti (Oral presentation), Daniel Li Veli (Oral presentation) e Pamela Lattanzi (Poster) si sono uniti agli oltre 400 partecipanti per discutere di ricerca sulla pesca sotto diverse prospettive: oceanografiche, sociali ed economiche, per una gestione efficace della pesca. Tra i colleghi che hanno partecipato al Fishforum anche Enrico Arneri che ha partecipato alla tavola rotonda “Expert roundtable: Fisheries research in the Mediterranean and the Black Sea”. I loro contributi scientifici sono stati ampiamente apprezzati dalla comunità scientifica presente all’evento. Tre sono stati i temi centrali dell’evento: una migliore scienza per una migliore consulenza, mari sani e pesca sostenibile e innovazione economica e tecnica. Oltre a questi, un argomento centrale è stato il cambiamento climatico, una questione di enorme importanza per la pesca ovunque, e in particolare in una regione che si sta riscaldando il 20% più velocemente della media globale.  Diversi relatori hanno affrontato aspetti chiave dell’argomento, tra cui come aumentare la conoscenza degli effetti del riscaldamento degli oceani sulla pesca regionale e le potenziali strategie di adattamento disponibili. In particolare, è stato raggiunto un accordo per la creazione di una rete di esperti di clima dedicata alla pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Da questo LINK è possibile accedere al programma e ai contenuti del forum.
Infine Jade Millot, una dottoranda francese sotto la supervisione della collega di IRBIM Mazara del Vallo Valentina Lauria, ha vinto per la migliore presentazione nella categoria “Early career scientist” con una comunicazione orale dal titolo “Vulnerable marine ecosystem conservation and spatial planning in the Mediterranean”.

Campagna annuale MEDITS

Si è appena conclusa la campagna annuale MEDITS (International bottom trawl survey in the Mediterranean) con lo scopo di ottenere informazioni di base sullo stato biologico della maggior parte degli stock ittici demersali a scala globale nel Mar Mediterraneo, attraverso indagini sistematiche con reti a strascico. Il progetto è nato nel 1994 nell’ambito della cooperazione tra diversi istituti di ricerca di quattro Stati membri del Mediterraneo (Francia, Grecia, Italia e Spagna) dell’Unione Europea. Nel corso del tempo, fino all’avvento del quadro europeo per la raccolta e la gestione dei dati sulla pesca, al progetto MEDITS si sono aggiunti nuovi partner provenienti da Slovenia, Croazia, Albania, Montenegro, Malta e Cipro. Il presente programma è stato concepito con i seguenti scopi fondamentali: (i) contribuire alla caratterizzazione delle risorse della pesca di fondo nel Mediterraneo in termini di distribuzione della popolazione (indici di abbondanza relativa) e di strutture demografiche (distribuzioni di lunghezza), (ii) fornire dati per la modellizzazione della dinamica delle specie studiate. L’obiettivo generale era, ed è, quello di condurre una campagna scientifica di pesca a strascico comune nel Mediterraneo in cui tutti i partecipanti utilizzassero gli stessi attrezzi, lo stesso protocollo di campionamento e la stessa metodologia. Questi protocolli sono stati definiti tenendo conto delle caratteristiche delle aree coperte dalla prima indagine, ma anche in modo da consentire facilmente un allargamento del programma ad altre aree del Mediterraneo. Essi comprendono la progettazione dell’indagine, gli strumenti di campionamento (caratteristiche e manipolazione), le informazioni raccolte, la gestione dei dati fino alla produzione di analisi comuni standardizzate dei dati. L’IRBIM CNR è coinvolto in questo programma con due delle sue sedi, rispettivamente l’IRBIM CNR di Mazara del Vallo per la GSA16 (Geographical sub-area South of Sicily) e l’ IRBIM CNR di Messina per la GSA 10 (Geographical sub-area South and central Tyrrhenian sea), nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale di Raccolta Dati Alieutici 2023 per lo studio delle risorse demersali e per valutare la sopravvivenza post-cattura di selaci e pesci ossei.

 

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