REDRESS mira a fornire un contributo fondamentale agli impegni dell’UE per il ripristino degli ecosistemi degradati, in particolare nelle profondità marine. REDRESS fornirà soluzioni per identificare le azioni future prioritarie per il ripristino di habitats profondi e dimostrare la fattibilità, il potenziale e il valore per il successo del ripristino degli ecosistemi marini profondi. Il progetto si concentrerà sugli habitats che hanno un grande potenziale nel contribuire alla sequestrazione del carbonio e alla mitigazione del cambiamento climatico, ma che sono stati degradati dalla pesca ad alte profondità, in particolare dallo strascico. In particolare, studieremo gli ecosistemi marini vulnerabili identificati da diverse specie tra cui le pennatule, gli ottocoralli presenti sui sedimenti mobili e le spugne. REDRESS mapperà gli habitats marini profondi degradati e identificherà aree rifugio su cui prioritizzare gli sforzi di ripristino alla luce degli scenari futuri di cambiamento climatico. REDRESS offrirà soluzioni alle autorità pubbliche e agli operatori per promuovere il ripristino degli ecosistemi nelle profondità marine. Sulla base dell’esperienza di MERCES, REDRESS andrà oltre lo stato dell’arte, sviluppando nuove metodologie, utilizzando tecnologie sofisticate, definendo indicatori di successo ed espandendo gli habitats target anche ai cold seeps. I risultati consentiranno un significativo progresso nella strategia di ripristino marino dell’UE. Il progetto fornirà anche dati socio-economici, protocolli e strumenti per pianificare e ampliare gli interventi di ripristino negli habitat delle profondità marine.
Il progetto vede la collaborazione di 25 partner coordinati dall’Università Politecnica delle Marche.
Partner di progetto:
Università Politecnica delle Marche – UNIVPM Italy
Agencia Estatal Consejo Superior De Investigaciones Científicas – CSIC Spain
Institut français de recherche pour l’exploitation de la Mer – IFREMER France
Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel – GEOMAR Germany
Royal Netherlands Institute for Sea Research – NIOZ Netherlands
Hellenic Centre for Marine Research – HCMR Greece
National Oceanography Centre – NOC UK
National University of Ireland – Galway Ireland
Universidade de Aveiro – Uaveiro Portugal
Göteborgs Universitet – UGOT Sweden
University of Haifa – UH Israel
REV OCEAN – OCEAN REV Norway
Marine and Freshwater Research Institute – MFRI Iceland
Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR Italy
University of Edinburgh – UEDIN UK
Sorbonne University – SU France
Van Hall Larenstein University of Applied Sciences – HVHL Netherlands
Stazione Zoologica di Napoli Anton Dohrn – SZN Italy
ESI-Ltd – ESI Cyprus
DEESS – DEESS France
ECOREACH SME-Ltd – ECOREACH Italy
Society for Ecological Restoration – SERE Belgium
Israel Oceanographic and Limnological Research – IOLR Israel
Il progetto Life DELFI nasce dalla preoccupazione crescente all’interno della comunità scientifica internazionale per le interazioni dei cetacei con le attività di pesca professionale. In particolare, a preoccupare maggiormente è il frequente riscontro di segni di interazione con gli attrezzi da pesca sulle carcasse di delfini rinvenute in spiaggia o in mare. Per questo DELFI si occupa di limitare al massimo l’interazione tra delfini e pescatori.
Tutela, promozione e valorizzazione degli ecosistemi terra-mare di Ancona e del Parco del Conero e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 11, 14 e 15 dell’Agenda 2030.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.