Giada Bargione
Ricercatore
Ancona
I delfini per alimentarsi possono interferire con le attività di pesca, con il rischio di esser catturati (il cosiddetto bycatch, cattura accessoria o accidentale) e quindi annegare, o di ferirsi gravemente (lesioni o difficoltà nel nuoto) o in maniera letale. I delfini infatti seguono i pescherecci in maniera opportunistica, in quanto reperiscono più facilmente il cibo. Tuttavia, i delfini vengono visti come nemici/competitori da una parte dei pescatori, che vedono tali animali come fonte di preoccupazione e di minaccia, con ripercussioni di tipo economico dovute alla sottrazione di pesce dalle reti, alla non commerciabilità del pesce predato dai delfini, alla riduzione della performance di pesca (i banchi di pesci spaventati dalla presenza dei delfini possono anche sfuggire alle reti), all’interruzione del lavoro in caso di cattura accidentale e ai danni alle attrezzature professionali. Per questo motivo nasce il progetto Life DELFI, coordinato dal CNR IRBIM, progetto cofinanziato dalla Comunità europea nell’ambito del Programma Life, che mette insieme Enti di ricerca, Università, associazioni ambientaliste ed aree marine protette nell’intento comune di sviluppare soluzioni e modelli di gestione sostenibili delle interazioni fra delfini e pesca. Nel Mediterraneo è il tursiope (Tursiops truncatus), protetto dagli allegati II e IV della Direttiva Habitat, a causa delle sue abitudini alimentari opportunistiche e della distribuzione costiera, a interferire maggiormente con le attività di pesca professionale. L’interazione è rilevante in particolare nell’Alto Adriatico, nello Ionio, nel Tirreno meridionale e nella Sardegna. Gli attrezzi da pesca maggiormente coinvolti sono le reti da posta (tramaglio e imbrocco), strascico, volante e cianciolo (reti a circuizione), e a seconda delle diverse aree l’interazione può essere più o meno dannosa per una tipologia di pesca o l’altra. Durante il progetto verranno portate avanti attività di ricerca e monitoraggio dei delfini nelle diverse aree interessate dal progetto per studiare le popolazioni residenti e comprendere meglio il comportamento dei delfini nei pressi degli attrezzi e l’entità delle loro interazioni. Il progetto prevede il coinvolgimento dei pescatori con un fitto programma di attività in mare e con corsi di formazione per incentivarli verso attività di pesca sostenibili. Saranno inoltre condotte campagne di sensibilizzazione per coinvolgere un pubblico più vasto sulla necessità di conservare la specie e più in generale il nostro mare.
Partner di progetto:
1. CNR-IRBIM (coordinatore)
2. Comune di Favignana – Ente gestore dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”
3. Area Marina Protetta Punta Campanella
4. Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Tavolara
5. Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”
6. Blue World Institute of Marine Research and Conservation (Croazia)
7. Filicudi Wild Life Conservation
8. Legambiente Onlus
9. Università di Padova – Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione
10. Università degli Studi di Siena – Dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente
Referente:
Programma: LIFE+
Sito Web: https://lifedelfi.eu/
Durata: Gennaio 1, 2020 - Dicembre 19, 2024
Budget: 4.867.500,00 €
Budget IRBIM: 688.750,00 €
Temi di Ricerca: