Gli obiettivi del progetto B-Blue sono di riunire gli attori chiave nel settore delle Blue Biotechnologies (BBt) nel Mar Mediterraneo, aumentarne la capacità di innovazione e favorire il coordinamento per sbloccare il potenziale inespresso di innovazione attraverso iniziative transnazionali congiunte, e coinvolgendo anche organizzazioni della sponda meridionale del Mar Mediterraneo. Il quadro di coordinamento transnazionale che il progetto intende creare si basa su un approccio inclusivo a quintupla-elica che includa la prospettiva socio-ambientale nel processo decisionale, basandosi su un terreno di conoscenza comune selezionato in base al potenziale di affrontare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SGDs) a livello mediterraneo. Il progetto B-Blue vuole implementare un meccanismo di coordinamento transnazionale per la comunità BBt attraverso l’interconnessione reciproca tramite la piattaforma della community digitale BBt ed una rete Med di spazi collaborativi territoriali e di catene del valore selezionate (HUB BBt). Lo sfruttamento delle biorisorse marine attraverso soluzioni di tipo biotecnologico rappresenta un campo con un enorme potenziale di innovazione e di crescita economica, ma al contempo una disciplina relativamente giovane con mancanza di coordinamento. L’idea alla base del progetto B-Blue è dunque creare una comunità che unisca i diversi attori delle biotecnologie blu a livello nazionale ed internazionale, creando dei Blue Biotechnology Hubs utili alla promozione ed alla crescita di questo promettente settore.
Implementare soluzioni e progetti innovativi a sostegno dello sviluppo competitivo della pesca, dell'acquacultura e della blue economy, ponendo attenzione alla tutela delle risorse marine e degli ecosistemi.
Verificare gli impatti ambientali sull'ambiente marino causati dalle operazioni di conferimento di sedimenti provenienti dai lavori di dragaggio del Porto di Numana (Ancona).
Fornire informazioni chiave sulla biodiversità e gli ecosistemi marini del Mar Mediterraneo Centrale - Stretto di Sicilia, i servizi ecosistemici forniti, le attività umane e le pressioni dovute alle attività antropiche ed al cambiamento climatico.
Il Mare Adriatico Settentrionale (NAS) rappresenta un'area fortemente impattata dal traffico marittimo, del turismo e dallo sfruttamento delle risorse. Il progetto intende creare una cooperazione tecnica, scientifica e istituzionale transfrontaliera per affrontare la sfida della valutazione dell'impatto del rumore ambientale sottomarino sulla fauna marina e in generale sull'ecosistema NAS, utile a garantire un'efficace protezione della biodiversità marina e degli ecosistemi e sviluppare un uso più sostenibile delle risorse marine e costiere. Gli obiettivi del progetto sono perseguiti attraverso la costruzione di una rete di monitoraggio condivisa per la valutazione del rumore sottomarino, la valutare dell'impatto acustico sulle risorse biologiche marine, e lo sviluppo di uno strumento di pianificazione e gestione.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.