Environmental and health impact of perfluoroalkylated substances (PFAS) associated with micro plastics in a coastal area of the Central Adriatic Sea (Italy)
La presenza sia di microplastiche (MP) che di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) è ubiquitaria nell’ambiente, specialmente negli ecosistemi costieri e marini. Gli impatti ambientali e sanitari associati alla loro presenza combinata sono ancora poco compresi, tuttavia, questi contaminanti sono estremamente persistenti e possono agire in sinergia nelle reti alimentari, causando effetti avversi nei pesci e nella fauna selvatica, così come negli esseri umani. La capacità dei PFAS di agire come interferenti endocrini (EDC) mimando o bloccando l’attività degli ormoni endogeni rappresenta una grave minaccia per la salute degli organismi. Recentemente, è stato riscontrato che i PFAS inducono disturbi metabolici (ad esempio, effetti obesogenici) e alterano i livelli di ormoni sessuali, lo sviluppo e la funzione delle gonadi. È interessante notare che la plastica nell’ambiente può concentrare gli inquinanti organici, compresi i PFAS, fungendo da loro vettore. Sulla base dei risultati di ricerche precedenti, le MP in presenza di biofilm batterico associato hanno mostrato un maggiore assorbimento di PFAS. Tuttavia, esiste ancora una lacuna fondamentale sul ruolo delle MP come vettori di PFAS, in particolare dei sostituti dei PFAS – i PFAS di nuova generazione (NG-PFAS) – per i quali la ricerca sui potenziali effetti avversi sugli organismi viventi è ancora scarsa. Questo progetto mira a far progredire la nostra conoscenza sulle interazioni dei PFAS e delle MP sul campo e sui loro effetti sulla salute degli ecosistemi marini utilizzando un approccio innovativo a livello di sistema.
Questo approccio include quattro fasi distinte:
1) uno studio sul campo volto a valutare l’abbondanza di PFAS comuni e dei loro composti sostitutivi, adsorbiti su una miscela di tipi di polimeri comuni di MP che saranno dispiegati in due aree critiche lungo la costa adriatica centrale italiana per un periodo di 1 e 3 mesi;
2) caratterizzazione genomica del biofilm batterico attaccato alle MP;
3) sviluppo di una comprensione tecnologica e integrata delle risposte molecolari indotte sia dalle MP da sole che dai PFAS associati alle MP, estraendo dati empirici da modelli in silico-in vivo e infine
4) integrazione dei dati di tossicogenomica e di esposizione in approcci di tossicologia dei sistemi che consentiranno di prevedere esiti endocrini avversi di specifici PFAS e esposizioni a miscele e assisteranno nella progettazione di esperimenti futuri per la protezione ambientale, la valutazione della salute e la sicurezza alimentare.
I dati ottenuti alimenteranno il sistema di allerta precoce per influenzare i decisori politici, le agenzie di regolamentazione e le piccole e medie imprese (PMI), verso l’utilizzo di PFAS meno pericolosi per l’ambiente e la salute umana rispetto a quelli che hanno sostituito.
ITACA affronta il tema della competitività del settore della pesca nell'Adriatico, favorendo l'innovazione blu e migliorando la sostenibilità delle attività di pesca.
CIRCLES mira a sviluppare e tradurre azioni circolari innovative su misura per i microbiomi in applicazioni concrete per migliorare le principali filiere del sistema alimentare dell'UE e la loro sostenibilità.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.