Il progetto di ricerca e sviluppo SI-MARE ha come obiettivo la salvaguardia della risorsa mare attraverso la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, riduzione indotta dal risparmio energetico che può essere generato dall’adozione di soluzioni tecnologiche innovative inerenti sia i processi manifatturieri tipici dei cantieri navali sia l’impiego di materiali avanzati. Tali soluzioni possono incrementare le performance in termini di risparmio energetico e, di conseguenza, di impatto ambientale dei mezzi navali sia nelle operazioni di refitting sia nelle nuove costruzioni. Nello specifico, il progetto si articolerà in quattro obiettivi realizzativi principali e l’attenzione verrà focalizzata su due aspetti-chiave: la leggerezza in relazione ai materiali e ai relativi processi di giunzione e le prestazioni superficiali dello scafo in termine di riduzione degli attriti in navigazione.
Nell’ambito del primo obiettivo realizzativo (WP1) verranno studiati e sviluppati i sistemi di giunzione più idonei per il collegamento sia di strutture ibride metallo-composito sia di strutture bimetalliche. Entrambe le tipologie di giunzione sono di interesse aziendale e, in particolare, rispettivamente, di Fincantieri, per applicazioni in mega-yacht e navi da crociere, e di piccoli cantieri, per piccole imbarcazioni in metallo da impiegare per il disinquinamento o il turismo.
Nell’ambito del secondo obiettivo realizzativo (WP2) verranno studiati e sviluppati strutture composite leggere da impiegare sia per la realizzazione di sovrastrutture in applicazioni crocieristiche dove è importante mantenere il baricentro della nave il più in basso possibile sia per la realizzazione di protezioni balistiche leggere di nuova generazione per applicazioni nella cantieristica da diporto e nel trasporto passeggeri. Quest’ultima applicazione è di interesse sia di Fincantieri che di Intermarine.
Nell’ambito del terzo obiettivo realizzativo (WP3) verrà studiato e sviluppato un rivestimento in grado di migliorare le prestazioni degli scafi riducendo l’attrito e l’effetto esfoliante tipico delle vernici anti-vegetative di uso comune. Tale applicazione è di interesse di tutti i cantieri coinvolti all’interno del progetto.
Infine, nell’ambito del quarto obiettivo realizzativo (WP4) verranno sviluppati i dimostratori per le soluzioni tecnologiche individuate nei precedenti OR.
Proteggere e mantenere/ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi della Laguna di Lesina, attraverso la gestione, il mantenimento/ripristino ed il monitoraggio integrativo del sito NATURA 2000 interessato da attività di pesca e mediante un approccio partecipativo tra gli stakeholder (politici, ricercatori, pescatori) che condividono responsabilità e interessi sull'ecosistema lagunare.
Il CNR IRBIM è partner di un’Associazione Temporanea di Scopo con la SZN, l'Università di Napoli Federico II, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, l'Università degli Studi del Sannio, l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, l'Università della Campania Luigi Vanvitelli, l'ENEA e l'INGV per realizzare una pianificazione dello spazio marittimo della Regione Campania.
Una campagna di studio ed osservazioni che coinvolge scienziati marini e cittadini nel comune intento di produrre una serie di istantanee dal mare durante il lockdown.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.