ECOSS vede la partecipazione di dieci partner coordinati da CNR ISMAR. Obiettivo principale del progetto è la costituzione del sistema osservativo ecologico nel Mare Adriatico (“ECOlogical observing system in the Adriatic Sea”: ECOAdS), condiviso fra Italia e Croazia, che possa integrare la ricerca ecologica e oceanografica con le strategie di conservazione dei siti Natura 2000 marini. L’ECOAdS si baserà sulle infrastrutture, sui dati e sulle conoscenze esistenti nell’area e svilupperà casi di studio specifici, con l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione e l’estensione dei siti Natura 2000 marini. Verranno analizzate e sviluppate le connessioni e le sinergie fra le principali domande gestionali per la conservazione dei siti Natura 2000, le variabili ecologiche e i processi oceanografici, basandosi sulla connettività fra gli habitat e le specie nelle acque costiere e offshore. Ciò permetterà anche di mettere in evidenza quali possano essere le connessioni, già presenti o da sviluppare, tra le principali direttive in ambito marino e conservazionistico (WFD, MSFD e HBD).
L’obiettivo principale del progetto ECOSS è la costruzione del sistema osservativo ecologico nel Mare Adriatico (ECOAdS). Attraverso la costruzione di ECOAdS il progetto dovrà contribuire a migliorare, con una strategia a lungo termine, lo stato di conservazione degli habitat e delle specie target dei Natura 2000 marini.
In particolare il progetto intende:
1. Sviluppare sei casi di studio, basati su dati e informazioni disponibili, mettendo in connessioni le variabili ecologiche e oceanografiche con le necessità legate alla conservazione degli habitat e delle specie target
2. Definire un sistema di indicatori ecologici che integrino necessità di conservazione e qualità ambientale, evidenziando anche i collegamenti fra le direttive (WFD, MSFD e HBD)
3. Costruire un’infrastruttura stabile per la gestione dei dati, in accordo con i principi dell’open science, per rendere massima la trasferibilità dei risultati del progetto
4. Sviluppare e consolidare un processo di “public engagement”, che coinvolga i principali attori della società civile, per allineare le attività del progetto con le richieste socio-ecologiche.
Fornire informazioni chiave sulla biodiversità e gli ecosistemi marini del Mar Mediterraneo Centrale - Stretto di Sicilia, i servizi ecosistemici forniti, le attività umane e le pressioni dovute alle attività antropiche ed al cambiamento climatico.
Tutela, promozione e valorizzazione degli ecosistemi terra-mare di Ancona e del Parco del Conero e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 11, 14 e 15 dell’Agenda 2030.
Fornire all'Amministrazione Regionale ed agli operatori del settore informazioni di carattere tecnico-scientifico per una gestione razionale e sostenibile della pesca della vongola con draghe idrauliche.
Valutazione dei fattori ambientali che influenzano principalmente la crescita e la qualità delle popolazioni di mitili allevati e selvatici lungo la costa adriatica italiana
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.