ICES/FAO WORKING GROUP ON FISHING TECHNOLOGY AND FISH BEHAVIOUR (WGFTFB25)

Dal 15 al 20 di maggio si è tenuto, al Mahara Hotel di Mazara del Vallo, il convegno del Working Group ICES/FAO sulla Tecnologia della Pesca e il Comportamento dei Pesci (WGFTFB). L’incontro è stato inaugurato dal Direttore dell’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRBIM CNR), Dott. Gian Marco Luna, dalla Responsabile della Sede Secondaria di IRBIM CNR di Mazara del Vallo, Dott.ssa Vita Gancitano, dall’Assessore Germana Abbagnato, in rappresentanza del Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, e dal Direttore Generale del Dipartimento per la Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, Giovanni Cucchiara. All’incontro hanno partecipato oltre 120 ricercatori e tecnologi della pesca provenienti dai 5 continenti. Durante il convegno sono stati presentati i risultati di ricerche che hanno incluso varie discipline delle scienze della pesca che hanno spaziato dalla selettività degli attrezzi da pesca al comportamento dei pesci, dagli indicatori dello stato dell’ambiente e delle comunità marine all’efficienza energetica dei pescherecci, dalle “reti fantasma” alle problematiche gestionali. Sono state concordate, inoltre, le prossime attività di ricerca ed i futuri incontri del WGFTFB, che si terranno a Cairns, in Australia, nel 2026 ed a Mar del Plata, in Argentina, nel 2027. Il convegno, organizzato da IRBIM CNR di Mazara del Vallo, è stata un’importante occasione per scambiare esperienze e conoscenze finalizzate a rendere più sostenibile la pesca, sia dal punto di vista ambientale che socio-economico, con importanti ricadute sulla modernizzazione di un settore che svolge un ruolo rilevante nell’economia della città di Mazara del Vallo e delle comunità costiere della Sicilia.

 

Evento divulgativo nell’ambito dello Spoke 7 del National Biodiversity Future Center

L’IRBIM-CNR di Mazara del Vallo ha preso parte alla giornata divulgativa dedicata alla presentazione delle attività del Sub-Task 1.6.3 dell’Activity 1 dello Spoke 2 “Solutions to Reverse Marine Biodiversity Loss and Manage Marine Resources Sustainably”. L’evento si è svolto presso la sede dell’IAS-CNR di Torretta Granitola, nell’ambito delle iniziative promosse dallo Spoke 7 del National Biodiversity Future Center. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per divulgare i risultati della campagna FARO (Fishing Impacts on Isidella elongata Vulnerable Marine Ecosystems), il cui obiettivo principale è l’identificazione e la mappatura dei cosiddetti soft-bottom coral gardens: habitat di elevato valore ecologico caratterizzati dalla presenza del corallo Bamboo Isidella elongata, una specie classificata come ‘criticamente minacciata’ dalla IUCN. Nel corso della giornata è stata sottolineata l’importanza di questi ecosistemi vulnerabili, anche attraverso la proiezione di immagini e video dei fondali esplorati.

Advanced school on Multispecies modelling Approaches for ecosystem based marine REsource management in the MEDiterranean Sea

Si è svolta in Tunisia dal 19 al 23 maggio la Scuola Avanzata AMARE-MED 2025 , nell’ambito di un programma internazionale volto a promuovere soluzioni di modellizzazione multispecifica per una gestione ecosistemica delle risorse marine nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. L’edizione di quest’anno si è concentrata sull’applicazione del Joint Species Distribution Model (tinyVAST) e del modello di valutazione dello stock SS3, con particolare attenzione alle interazioni tra specie. Il corso, della durata di una settimana, ha combinato lezioni teoriche con esercitazioni pratiche di programmazione, fornendo ai partecipanti strumenti e metodologie avanzate per la gestione sostenibile della pesca. Il caso studio di quest’anno ha riguardato il Canale di Sicilia, con un focus su due specie chiave: il nasello (Merluccius merluccius) e il gambero rosa (Parapenaeus longirostris). L’esperta incaricata di parlare del caso specifico di studio è stata Valentina Lauria (IRBIM-CNR, Mazara del Vallo, Italia). Tra i docenti principali del corso il Prof. André Punt e il Dr. James Thorson. Al corso hanno partecipato diversi borsisti, assegnisti e giovani ricercatori delle sedi IRBIM di Mazara del Vallo e di Ancona.

Participation of IRBIM CNR Mazara del Vallo at the Subregional Committee for the Central Mediterranean (SRC-CM) – Palermo, Italy | 8–10 April 2025

I ricercatori dell’IRBIM CNR di Mazara del Vallo hanno preso parte attivamente al recente Subregional Committee for the Central Mediterranean (SRC-CM), organizzato dalla General Fisheries Commission for the Mediterranean (GFCM). L’incontro, tenutosi a Palermo in formato ibrido dall’8 al 10 aprile 2025, ha riunito esperti, ricercatori e decisori politici per discutere le principali tematiche legate alla gestione sostenibile della pesca nel Mediterraneo Centrale. È stata un’importante occasione di confronto tecnico, aggiornamento sullo stato delle risorse ittiche e condivisione di raccomandazioni volte a migliorare la governance della pesca in linea con le strategie della GFCM.

Durante l’evento, i ricercatori dell’IRBIM CNR hanno fornito contributi significativi su diverse tematiche. In particolare, Fabio Falsone ha presentato un aggiornamento sullo stato delle risorse demersali nello Stretto di Sicilia, mentre Germana Garofalo ha illustrato uno studio preliminare sull’efficacia delle Aree a Regolamento Speciale della Pesca (Fisheries Restricted Areas – FRAs) nella regione. Matteo Barbato ha evidenziato l’importanza ecologica degli Habitat Essenziali per le Risorse Alieutiche a supporto delle attività di gestione, mentre Michele Luca Geraci ha presentato i risultati di un’indagine sulla selettività condotta nell’ambito di un Tender FAO, finalizzata a ridurre le catture indesiderate nella pesca a strascico dei crostacei. Sono state confrontate due reti da pesca sperimentali, una dotata di griglie di selezione e un’altra con sacco T-90, rispetto a una rete commerciale.

Il team IRBIM CNR è stato inoltre coinvolto in altre attività tecniche subregionali di rilievo. Nell’ambito della gestione spaziale, Valentina Lauria ha presentato uno studio sull’individuazione degli ultimi hotspot della specie di corallo bambù Isidella elongata, criticamente minacciata, fondamentale per la conservazione degli Ecosistemi Marini Vulnerabili nel Mediterraneo Centrale.

Per quanto riguarda le specie vulnerabili, Fabio Fiorentino e Sergio Vitale hanno passato in rassegna le attuali misure di gestione volte a mitigare le catture accessorie di elasmobranchi, offrendo una panoramica aggiornata degli approcci esistenti. Inoltre, Germana Garofalo ha contribuito alla discussione con una presentazione sul progetto PROSHARKS, un’iniziativa finanziata dal PRIN, che affronta l’urgente necessità di colmare le lacune conoscitive e proteggere le specie di squali costieri minacciati che vivono ai margini dell’estinzione in questa regione.

I Comitati Subregionali (SRC) svolgono un ruolo cruciale all’interno del quadro operativo della CFCM, offrendo una piattaforma tecnica di supporto alla gestione sostenibile della pesca a livello subregionale. La loro missione è quella di fornire consulenza tecnica al Comitato Scientifico Consultivo (SAC), valutare i progressi nella gestione della pesca attraverso l’analisi dei dati nazionali e delle misure esistenti, e proporre miglioramenti o strategie alternative in base alle esigenze regionali. Sono inoltre incaricati di redigere piani di lavoro futuri e affrontare le nuove sfide in coerenza con le strategie della GFCM.

È importante sottolineare che il lavoro di questi comitati — inclusa l’attuazione dei piani d’azione e l’identificazione delle priorità subregionali — è attivamente supportato dal progetto MedSea4Fish, che garantisce un approccio collaborativo e basato su dati scientifici per la tutela delle risorse ittiche del Mediterraneo in un’ottica di lungo periodo.

ICES/FAO Working Group on Fishing Technology and Fish Behaviour (WGFTFB25)

IRBIM CNR Mazara del Vallo è lieto di annunciare il prossimo incontro annuale del Gruppo di Lavoro ICES-FAO sulla Tecnologia della Pesca e il Comportamento del Pesce (WGFTFB), che si terrà a Mazara del Vallo, Italia, da giovedì 15 maggio a martedì 20 maggio 2025.

Il gruppo di lavoro rappresenta un’opportunità eccellente per discutere tutti gli aspetti della tecnologia della pesca e del comportamento del pesce, inclusi i recenti sviluppi a livello mediterraneo.

Gli argomenti in discussione includeranno:

  • L’uso di indicatori per descrivere e confrontare le performance delle attrezzature da pesca (Indicatori);
  • Attrezzature da pesca abbandonate, perse o scartate (ALDFG);
  • Vincoli operativi e tecnici delle attrezzature da pesca per supportare la coesistenza con l’energia eolica offshore e l’acquacoltura in acque aperte (Uso multiplo).

Le sessioni tematiche includeranno:

  • Raccolta e standardizzazione dei parametri delle attrezzature da pesca mobili a contatto con il fondo e il loro consumo di carburante;
  • Progressi nelle pratiche di pesca sostenibile e il loro impatto sugli ecosistemi marini.

Le iscrizioni per l’incontro sono aperte fino all’11 aprile. Per maggiori informazioni sull’evento e sugli argomenti che saranno trattati, si prega di visitare il sito ufficiale dell’incontro: https://wgftfb.org/annual-meeting/meeting-information/ .

La sottomissione degli abstract è ora aperta! Invia il tuo abstract qui: https://wgftfb.org/annual-meeting/abstract-submission/ .

Non vediamo l’ora di accogliervi a Mazara del Vallo.

IRBIM Mazara del Vallo al G7 agricoltura e pesca

In occasione del G7 Agricoltura e Pesca, tenutosi dal 21 al 29 settembre 2024 nella suggestiva cornice di Siracusa-Ortigia, i colleghi di IRBIM Mazara del Vallo hanno presenziato a convegni e tavole rotonde con contribuiti di conoscenze e idee per rendere più sostenibile e resiliente la pesca italiana nel Mediterraneo in cambiamento. Il G7 di Siracusa, in linea con il lavoro svolto nelle precedenti riunioni ministeriali del G7 Agricoltura, si è infatti incentrato sulla resilienza e la sostenibilità dell’agricoltura e della pesca attraverso le seguenti aree tematiche prioritarie: scienza e innovazione per l’adattamento ai cambiamenti climatici e il contributo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili alla sicurezza alimentare.

In particolare, le ricerche condotte dai ricercatori di IRBIM Mazara del Vallo e relazionate durante il G7 si sono concentrate su temi di attualità come la gestione delle specie invasive quali il granchio blu e specie termofile come il vermocane, lo sviluppo di piani di recupero per risorse minacciate come il riccio di mare, di cambiamenti climatici e relazione con le risorse biologiche con focus sulle problematiche gestionali delle pesche speciali a cura di Fabio Fiorentino; di “Strategie per la valutazione delle catture e riduzione della frazione scartata nella pesca a strascico” e delle “ultime valutazioni sullo stato delle risorse nello stretto di Sicilia” per l’ottimizzazione delle pratiche di pesca e salvaguardare la biodiversità a cura di Sergio Vitale mentre Germana Garofalo ha parlato di “capitale naturale e valutazione degli impatti cumulativi”. Questi contributi dimostrano come la cooperazione tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e politiche di gestione sia essenziale per un futuro sostenibile della pesca e dell’acquacoltura nel Mediterraneo. Le iniziative presentate durante il G7 di Siracusa rappresentano un esempio tangibile di come la scienza possa offrire soluzioni innovative per la gestione delle specie ittiche e la tutela degli habitat marini, fondamentali per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

Sostenibilità e resilienza della pesca italiana nel Mediterraneo in cambiamento

Il Mare Mediterraneo, caratterizzato da una biodiversità unica e una lunga storia peschereccia oggi si confronta con una serie di pressioni ambientali e socio-economiche. Il cambiamento climatico sta alterando i pattern di distribuzione delle specie marine, con impatti significativi sulla loro abbondanza e disponibilità. La sovrappesca, l’inquinamento costiero e l’urbanizzazione delle aree marine sono ulteriori minacce che mettono a rischio la salute degli ecosistemi marini e la sostenibilità delle attività di pesca. L’Italia, che possiede una delle più antiche tradizioni di pesca nel Mediterraneo, si trova al centro di questi cambiamenti, cercando di bilanciare la conservazione delle risorse marine con le esigenze di una pesca che sia al contempo economica e sostenibile. I ricercatori di IRBIM sono da anni impegnati nella valutazione delle risorse da pesca per garantire la resilienza a lungo termine del settore e la sostenibilità delle specie chiave. Durante il 53° congresso SIBM tenutosi presso la sede centrale del CNR di Roma, nel corso della sessione dedicata agli “Impatti Ambientali”, Fabio Fiorentino (dirigente di ricerca presso IRBIM CNR di Mazara del vallo) ha  esposto una presentazione sulla tematica “Sostenibilità e resilienza della pesca italiana nel Mediterraneo in cambiamento”. Data la tematica di interesse e grazie alla concessione del Dott.Fabio Fiorentino, le slide sono pubblicate al link precedente per renderle disponibili a tutti i ricercatori IRBIM e agli altri soggetti interessati.

 

Forum Nazionale della Biodiversità organizzato dal National Biodiversity Future Center (NBFC)

Nelle giornate 20, 21 e 22 maggio si è tenuto il Forum Nazionale della Biodiversità, organizzato dal National Biodiversity Future Center (NBFC). Ospiti dell’Università di Palermo, oltre 600 ricercatrici e ricercatori di tutta Italia si sono confrontati su temi sensibili quali la riqualificazione delle aree degradate, la conservazione della natura, il rapporto tra natura e benessere e lo sviluppo di strumenti efficaci per prevenire la perdita della biodiversità.  Lo scopo ultimo del NBFC è infatti conservare, ripristinare, monitorare e valorizzare la biodiversità italiana e mediterranea. Nelle due giornate, le sessioni plenarie hanno accolto le relazioni di ricercatori italiani esperti sulle seguenti tematiche: Lo stato della biodiversità in Italia, Minacce alla biodiversità, Specie Invasive e endemiche, Ripristino della Biodiversità, Tecnologie innovative per il Monitoraggio della biodiversità. Ad esse sono seguite le presentazioni di 5 minuti di una selezione di poster. Inoltre, in sessioni parallele si sono svolte tavole rotonde su Valorizzazione della biodiversità: Bioprospezione per la salute umana e Biodiversità per le attività produttive; Ricerca e innovazione in biodiversità in NBFC; e tavoli tecnici su: Conservation, Citizen Citizen Science e Biodiversity Expert. Nella fase finale sono stati consegnati dei premi come “riconoscimento alla carriera” per scienziati e scienziate di chiara fama, sono stati premiati i 15 migliori poster e consegnati i riconoscimenti ai capi degli 8 Spoke tra cui il Direttore IRBIM Gian Marco Luna, capo dello Spoke 2 insieme alla collega Prof.ssa Maria Chiara Chiantore.  Presenti all’evento anche la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, i responsabili delle sedi IRBIM Luca Bolognini e Sergio Vitale e diversi ricercatori IRBIM dalle sedi di Mazara Del Vallo, Ancona e Messina. Durante le giornate la comunità scientifica italiana ha condiviso i risultati più significativi delle ultime ricerche sul tema della biodiversità e davanti agli oltre 300 poster si sono tenuti ricchi scambi di esperienze e possibili collaborazioni. Infine nella giornata del 22 Maggio, riconosciuta a livello mondiale come “International day for Biological Diversity”,  è stato presentato il Gateway della biodiversità, una porta di accesso e connessione dedicato al supporto della progettazione di concrete collaborazioni scientifiche e tecnologiche internazionali che riguardino il Mediterraneo. Tra i promotori del Gateway – NBFC oltre all’Università di Palermo e l’Arpa, il CNR riveste un ruolo fondamentale in quanto coordinatore del progetto.  É possibile rivedere l’evento sul canale dell’NBFC e trovare il programma dettagliato, il materiale informativo e i poster presentati sulla pagina di NBFC dedicata al Forum Nazionale della Biodiversità 2024.

Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici

Il Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA), di cui IRBIM CNR è coordinatore, prevede la raccolta e gestione dei dati biologici, ambientali, tecnici e socioeconomici necessari ai fini della gestione della pesca. È formulato ai sensi della legislazione comunitaria di riferimento, che istituisce un quadro comunitario per la raccolta, la gestione e l’uso di dati nel settore della pesca e un sostegno alla consulenza scientifica relativa alla politica comune della pesca (Data Collection Framework – Regulation (EU) 2017/1004). L’acquisizione e la gestione di tali dati beneficiano del finanziamento a titolo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Lo scopo fondamentale di questo Programma è fornire all’amministrazione nazionale ed a quella europea, nonché agli organismi di gestione della pesca a livello regionale come la Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (GFCM) e la Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT), dati biologici, ambientali, tecnici e socio-economici e strumenti adeguati per intraprendere interventi di programmazione ed adottare misure di gestione in linea con la Politica Comune della Pesca (PCP). I dati da raccogliere coprono un ampio ventaglio di tematiche (biologiche, tecniche, ambientali e socioeconomiche) ed attività (pesca professionale, ricreativa, sportiva e diverse tipologie di attrezzi e modalità da pesca). Il piano di lavoro include le procedure ed i metodi da utilizzare per la raccolta e l’analisi dei dati nonché per la stima della loro accuratezza e precisione. I protocolli e i metodi di raccolta e di monitoraggio dei dati sono conformi alle norme di qualità stabilite dagli organismi scientifici internazionali e dalle organizzazioni regionali di gestione della pesca.

Per l’annualità 2024 l’avvio al programma è stato dato attraverso il Kick off meeting che si è svolto, presso la Sala Marconi della sede centrale del Cnr. Durante il meeting sono state presentate le attività previste per l’anno 2024 e alcune procedure tecniche-amministrative della Raccolta Dati; si è discusso inoltre della strutturazione del lavoro in Gruppi di Lavoro tematici. Al meeting di Roma hanno partecipato rappresentanti del Cnr-Irbim dalle sedi di Ancona, Messina e Mazara del Vallo, tra cui il Direttore Gian Marco Luna e il coordinatore del PLNRDA Enrico Arneri, della sede di Ancona. Presenti in sala per i saluti iniziali la Presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, il Direttore del Dipartimento scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta) Fabio Trincardi, e la Dirigente del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) Maria Vittoria Briscolini. Presenti anche numerosi rappresentanti dei partner del programma, quali AGER-Coldiretti, CIBM, Cnr-Ias, Cnr-Irea, Cnr-Irpps, COISPA, CONISMA, Federpesca, NISEA, Oceanis, Retemare e UNIMAR.

Partecipazione di IRBIM al FISHFORUM 2024

Il CNR-IRBIM ha partecipato al secondo Forum on Fisheries Science in the Mediterranean and the Black Sea (FishForum),  il più grande incontro scientifico dedicato alla pesca e alle questioni ad essa correlate. Il FishForum ha lo scopo di promuovere la discussione e la cooperazione tra scienziati e responsabili politici per la produzione di pareri scientifici, al fine di plasmare meglio il futuro della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero e far progredire la regione verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. I ricercatori del CNR IRBIM di Mazara del Vallo Sergio Vitale (Oral presentation) e Umberto Grande (Oral presentation) e di Ancona Alessandro Lucchetti (Oral presentation), Daniel Li Veli (Oral presentation) e Pamela Lattanzi (Poster) si sono uniti agli oltre 400 partecipanti per discutere di ricerca sulla pesca sotto diverse prospettive: oceanografiche, sociali ed economiche, per una gestione efficace della pesca. Tra i colleghi che hanno partecipato al Fishforum anche Enrico Arneri che ha partecipato alla tavola rotonda “Expert roundtable: Fisheries research in the Mediterranean and the Black Sea”. I loro contributi scientifici sono stati ampiamente apprezzati dalla comunità scientifica presente all’evento. Tre sono stati i temi centrali dell’evento: una migliore scienza per una migliore consulenza, mari sani e pesca sostenibile e innovazione economica e tecnica. Oltre a questi, un argomento centrale è stato il cambiamento climatico, una questione di enorme importanza per la pesca ovunque, e in particolare in una regione che si sta riscaldando il 20% più velocemente della media globale.  Diversi relatori hanno affrontato aspetti chiave dell’argomento, tra cui come aumentare la conoscenza degli effetti del riscaldamento degli oceani sulla pesca regionale e le potenziali strategie di adattamento disponibili. In particolare, è stato raggiunto un accordo per la creazione di una rete di esperti di clima dedicata alla pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Da questo LINK è possibile accedere al programma e ai contenuti del forum.
Infine Jade Millot, una dottoranda francese sotto la supervisione della collega di IRBIM Mazara del Vallo Valentina Lauria, ha vinto per la migliore presentazione nella categoria “Early career scientist” con una comunicazione orale dal titolo “Vulnerable marine ecosystem conservation and spatial planning in the Mediterranean”.

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