Formulazione di diete sperimentali a base di fonti proteiche alternative alla farina di pesce per l'alimentazione di specie di interesse per l'acquacoltura.
Gli obiettivi principali del progetto sono rafforzare la collaborazione preesistente con il partner egiziano e trasferire competenze e conoscenze specifiche attraverso l’utilizzo delle infrastrutture sperimentali di acquacoltura di IRBIM-CNR a Messina. Inoltre, il progetto mira a trasferire le conoscenze sulle nuove frontiere dell’aquafeed e produrre risultati applicabili nel settore dell’acquacoltura. In dettaglio, il progetto intende studiare l’effetto della farina di Hermetia illucens e della farina proteica di riso, come sostituto parziale della farina di pesce e di valutarne gli effetti sulle prestazioni di crescita dei pesci e sulla salute dei pesci, con riferimento ai seguenti obiettivi specifici:
1.Valutazione degli effetti dell’alimentazione sul microbiota intestinale;
2.Valutazione degli effetti dell’alimentazione sulla composizione corporea dei pesci;
3.Valutazione degli effetti dell’alimentazione sulla capacità antiossidante dei pesci;
4.Valutazione degli effetti dell’alimentazione su parametri immunitari aspecifici (attività lisozima, ossido nitrico, battericida sierico);
5.Valutazione degli effetti dell’alimentazione sull’espressione genica delle citochine intestinali (IL-1b, IL-10, TGFb e TNFa);
6.Valutazione degli effetti dell’alimentazione sull’espressione genica correlata all’appetito (espressione della grelina).
Il progetto mira a sviluppare curricula adattivi, orientati all'utente finale e di rilevanza internazionale per sostenere la gestione sostenibile e la governance delle aree alle zone costiere e marine dei paesi partner
Comprendere i pathway di trasmissione ed il destino degli antibiotici, dei geni di antibiotico-resistenza, dei batteri antibiotico-resistenti e di altri microorganismi patogeni in acquacoltura, includendo anche la contaminazione proveniente dall’ambiente.
Stabilire un regime di R&S per rafforzare la posizione Italia-Croazia nella bioeconomia blu, attraverso il trasferimento di know-how dai ricercatori ai produttori in specifici settori
Il Mare Adriatico Settentrionale (NAS) rappresenta un'area fortemente impattata dal traffico marittimo, del turismo e dallo sfruttamento delle risorse. Il progetto intende creare una cooperazione tecnica, scientifica e istituzionale transfrontaliera per affrontare la sfida della valutazione dell'impatto del rumore ambientale sottomarino sulla fauna marina e in generale sull'ecosistema NAS, utile a garantire un'efficace protezione della biodiversità marina e degli ecosistemi e sviluppare un uso più sostenibile delle risorse marine e costiere. Gli obiettivi del progetto sono perseguiti attraverso la costruzione di una rete di monitoraggio condivisa per la valutazione del rumore sottomarino, la valutare dell'impatto acustico sulle risorse biologiche marine, e lo sviluppo di uno strumento di pianificazione e gestione.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.