Infrastrutture

Le molteplici attività di ricerca di IRBIM CNR vengono effettuate attraverso una rete di oltre 30 laboratori ed infrastrutture, che sono situati nelle Sedi che compongono l’Istituto. Attraverso questa rete, IRBIM CNR promuove e stimola la ricerca di base ed applicata, l’utilizzo e lo sviluppo di metodologie innovative, la collaborazione e la multidisciplinarietà, lo scambio di ricercatori e di capitale umano in Italia e del mondo per produrre conoscenza e sapere utili a contribuire al progresso ed all’innovazione. In sinergia con altre Istituzioni scientifiche, IRBIM CNR partecipa ad Infrastrutture di Ricerca eccellenti a livello internazionale, rendendo accessibili i dati e sviluppando nuove tecnologie per lo studio degli ecosistemi marini e della biodiversità. Le attività scientifiche condotte nella rete di laboratori ed infrastrutture di IRBIM CNR stimolano e promuovono partnership con l’industria, per favorire sviluppo, ricerca ed innovazione in campo marino, e per rafforzare l’eccellenza scientifica ed il trasferimento tecnologico.

 


Infrastrutture di Ricerca Europee

Le Infrastrutture di Ricerca Europee forniscono risorse e servizi alle comunità di ricerca internazionale per svolgere attività di ricerca e promuovere l’innovazione. Esse comprendono attrezzature scientifiche di primaria importanza o serie di strumenti; raccolte, archivi o dati scientifici; sistemi informatici e reti di comunicazione; qualsiasi altra infrastruttura di ricerca e innovazione di natura unica, accessibile agli utenti esterni. Attraverso le Infrastrutture di Ricerca EU è possibile ridurre la frammentazione degli ecosistemi della ricerca e dell’innovazione, evitare duplicazione degli sforzi, coordinare lo sviluppo e l’utilizzo delle infrastrutture di ricerca nazionali, definire strategie per nuove infrastrutture di ricerca pan-europee consolidate a livello intergovernativo o nazionale, oltre che unire le forze a livello internazionale per costruire e gestire infrastrutture di grandi dimensioni, per rispondere alle sfide globali.
Attraverso la costituzione di ERIC – European Research Infrastructure Consortium, ovvero di specifici consorzi per l’infrastruttura di ricerca, si crea la forma giuridica specifica per facilitare l’istituzione ed il funzionamento delle infrastrutture di ricerca.
IRBIM CNR partecipa a diverse Infrastrutture di Ricerca EU nel campo delle scienze marine, ed a Data Network ed Osservatori dedicati al mare.

EMBRC (European Marine Biology Resource Centre)

EMBRC (European Marine Biology Resource Centre) è un’infrastruttura EU dedicata alla biologia marina che fornisce servizi per lo sviluppo di una ricerca scientifica di eccellenza a livello Europeo. EMBRC supporta ricerca applicata e di base fornendo le risorse biologiche marine e/o l'accesso agli ambienti marini utili alla ricerca ed all’industria, anche con l’obiettivo di sviluppare biotecnologie blu, preservare la biodiversità marina e di promuovere la gestione e l'utilizzo sostenibile delle risorse biologiche marine per supportare la "Crescita Blu" del Paese. L’Italia è uno dei Paesi fondatori di EMBRC insieme ad altri 8 paesi Europei. Il nodo Italiano EMBRC-IT riunisce i maggiori Enti di Ricerca ed Università del Paese che si occupano di scienze marine.

EMODnet Chemistry

EMODnet (European Marine Observation and Data Network) è un'iniziativa a lungo termine della Commissione Europea, Direzione Generale degli Affari Marittimi e della Pesca (DG MARE), e rappresenta un network di Organizzazioni che lavorano insieme per osservare il mare, elaborare i dati secondo gli standard internazionali e rendere tali informazioni liberamente disponibili e interoperabili. EMODnet fornisce l'accesso ai dati marini europei su sette temi disciplinari: Batimetria, Biologia, Chimica, Geologia, Attività Umane, Fisica e Habitat Bentonici. IRBIM CNR partecipa ad EMODnet Chimica (Programma coordinato da OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), che coinvolge una rete di 45 istituti di ricerca e monitoraggio marino ed esperti di gestione dei dati oceanografici, con l'obiettivo di fornire un facile accesso ai dati chimici marini, ed a set di dati convalidati e armonizzati, standardizzati ed affidabili, dati altamente rilevanti per valutare lo stato di salute dell'ecosistema marino secondo la Direttiva Quadro sulla Strategia Marina.

E-LTER

L'infrastruttura eLTER RI, attualmente in fase di riconoscimento formale, intende adottare un approccio sistemico per osservare e analizzare gli ecosistemi, includendo in questa visione prospettive biologiche, geologiche, idrologiche e socio-ecologiche. Nasce dall’esigenza di collaborazione, condivisione e integrazione delle informazioni ecologiche dalla scala locale a quella globale per comprendere e gestire l’ambiente e le risposte ai cambiamenti in un'ampia varietà di ecosistemi di riferimento europei, inclusi siti terrestri, marini, di acqua dolce e di transizione. LTER studia gli ecosistemi, le loro le dinamiche ed evoluzione, le relazioni tra biodiversità e funzionalità ecologica, la qualità delle acque, la produttività, il ruolo della disponibilità di risorse, gli effetti dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici. IRBIM CNR partecipa alla Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine (LTER-Italia) attraverso il Transetto "Senigallia Susak" che fa parte del macrosito "Alto Adriatico" dedicato allo studio della variabilità delle proprietà meteo-oceanografiche su scale temporali dalla stagionale alla decadale, ecologia e struttura delle comunità planctoniche e evoluzioni trofodinamiche e cicli biogeochimici. LTER-Italia è una delle 26 reti nazionali della Rete LTER Europea, che accoglie oltre 400 siti di ricerca; afferisce anche alla Rete LTER Internazionale, distribuita in più di 40 Paesi sui 5 continenti.

Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.

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