Conferenza annuale del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente

La Conferenza di Dipartimento Scienza del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente (DSSTTA) avrà luogo il 29 e 30 maggio 2025, ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana

La conferenza affronterà le sfide e le opportunità che la ricerca dovrà affrontare e cogliere, anche a fronte dei cambiamenti che stanno accadendo a livello europeo e internazionale. Sarà una occasione per discutere e riflettere sul futuro delle aree strategiche del DSSTTA, nonché sui percorsi e iniziative che potranno contribuire ad attribuire alla scienza un ruolo fondamentale nel rinnovato contesto politico, sociale ed economico. In quei giorni sarà possibile visitare la Nave da Ricerca del CNR “Gaia Blu”.

Il programma della conferenza e le modalità di partecipazioni e registrazioni sono presenti nella pagina dedicata.

Participation of IRBIM CNR Mazara del Vallo at the Subregional Committee for the Central Mediterranean (SRC-CM) – Palermo, Italy | 8–10 April 2025

I ricercatori dell’IRBIM CNR di Mazara del Vallo hanno preso parte attivamente al recente Subregional Committee for the Central Mediterranean (SRC-CM), organizzato dalla General Fisheries Commission for the Mediterranean (GFCM). L’incontro, tenutosi a Palermo in formato ibrido dall’8 al 10 aprile 2025, ha riunito esperti, ricercatori e decisori politici per discutere le principali tematiche legate alla gestione sostenibile della pesca nel Mediterraneo Centrale. È stata un’importante occasione di confronto tecnico, aggiornamento sullo stato delle risorse ittiche e condivisione di raccomandazioni volte a migliorare la governance della pesca in linea con le strategie della GFCM.

Durante l’evento, i ricercatori dell’IRBIM CNR hanno fornito contributi significativi su diverse tematiche. In particolare, Fabio Falsone ha presentato un aggiornamento sullo stato delle risorse demersali nello Stretto di Sicilia, mentre Germana Garofalo ha illustrato uno studio preliminare sull’efficacia delle Aree a Regolamento Speciale della Pesca (Fisheries Restricted Areas – FRAs) nella regione. Matteo Barbato ha evidenziato l’importanza ecologica degli Habitat Essenziali per le Risorse Alieutiche a supporto delle attività di gestione, mentre Michele Luca Geraci ha presentato i risultati di un’indagine sulla selettività condotta nell’ambito di un Tender FAO, finalizzata a ridurre le catture indesiderate nella pesca a strascico dei crostacei. Sono state confrontate due reti da pesca sperimentali, una dotata di griglie di selezione e un’altra con sacco T-90, rispetto a una rete commerciale.

Il team IRBIM CNR è stato inoltre coinvolto in altre attività tecniche subregionali di rilievo. Nell’ambito della gestione spaziale, Valentina Lauria ha presentato uno studio sull’individuazione degli ultimi hotspot della specie di corallo bambù Isidella elongata, criticamente minacciata, fondamentale per la conservazione degli Ecosistemi Marini Vulnerabili nel Mediterraneo Centrale.

Per quanto riguarda le specie vulnerabili, Fabio Fiorentino e Sergio Vitale hanno passato in rassegna le attuali misure di gestione volte a mitigare le catture accessorie di elasmobranchi, offrendo una panoramica aggiornata degli approcci esistenti. Inoltre, Germana Garofalo ha contribuito alla discussione con una presentazione sul progetto PROSHARKS, un’iniziativa finanziata dal PRIN, che affronta l’urgente necessità di colmare le lacune conoscitive e proteggere le specie di squali costieri minacciati che vivono ai margini dell’estinzione in questa regione.

I Comitati Subregionali (SRC) svolgono un ruolo cruciale all’interno del quadro operativo della CFCM, offrendo una piattaforma tecnica di supporto alla gestione sostenibile della pesca a livello subregionale. La loro missione è quella di fornire consulenza tecnica al Comitato Scientifico Consultivo (SAC), valutare i progressi nella gestione della pesca attraverso l’analisi dei dati nazionali e delle misure esistenti, e proporre miglioramenti o strategie alternative in base alle esigenze regionali. Sono inoltre incaricati di redigere piani di lavoro futuri e affrontare le nuove sfide in coerenza con le strategie della GFCM.

È importante sottolineare che il lavoro di questi comitati — inclusa l’attuazione dei piani d’azione e l’identificazione delle priorità subregionali — è attivamente supportato dal progetto MedSea4Fish, che garantisce un approccio collaborativo e basato su dati scientifici per la tutela delle risorse ittiche del Mediterraneo in un’ottica di lungo periodo.

Linea Verde ad Ancona

La puntata di Linea Verde Italia ha fatto tappa nella regione Marche, e in particolare nella vivace città di Ancona. Nella scoperta delle meraviglie e delle attività del territorio sono stati coinvolti anche i ricercatori del CNR- IRBIM e dell’Università Politecnica delle Marche; in particolare le riprese a mare sono state guidate dai colleghi che hanno illustrato attività svolte stabilmente in IRBIM e anche all’interno del NBFC – National Biodiversity Future Centre, il centro di ricerca dedicato allo studio approfondito della biodiversità e allo sviluppo di strategie innovative per la sua preservazione. E si è parlato anche delle attività di ricerca per affrontare la crisi del “mosciolo” di Portonovo. Questi punti salienti sono visibili dal minuto 3:18.  Qui il link per rivedere la puntata

La scomparsa di Gianna Fabi

Con profondo dolore, l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine (CNR-IRBIM) annuncia la scomparsa di Gianna Fabi, dirigente di ricerca presso la sede di Ancona. Gianna Fabi ha dedicato oltre 40 anni della sua carriera alla ricerca marina. Usando le parole del direttore IRBIM: “Gianna è stata una collega stimata e una ricercatrice appassionata, il cui contributo scientifico ha arricchito non solo il nostro Istituto, con particolare riferimento ovviamente alla Sede di Ancona, ma anche la comunità scientifica marina più ampia. Ha sempre partecipato con dedizione al Gruppo di Lavoro sulle Barriere Artificiali; ha inoltre fornito il suo contributo come esperta a gruppi di lavoro prestigiosi come GFCM, CITES, EFARO e STECF e ha costruito e condotto decine e decine di progetti di ricerca”. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella comunità scientifica, che sentirà fortemente la sua mancanza.

Un ultimo saluto alla stimata collega è previsto presso la Casa del Commiato “Le Muse”, il giorno 26 aprile dalle 9:00 alle 16:00 in  Via 1 maggio 70C ad Ancona.

ICES/FAO Working Group on Fishing Technology and Fish Behaviour (WGFTFB25)

IRBIM CNR Mazara del Vallo è lieto di annunciare il prossimo incontro annuale del Gruppo di Lavoro ICES-FAO sulla Tecnologia della Pesca e il Comportamento del Pesce (WGFTFB), che si terrà a Mazara del Vallo, Italia, da giovedì 15 maggio a martedì 20 maggio 2025.

Il gruppo di lavoro rappresenta un’opportunità eccellente per discutere tutti gli aspetti della tecnologia della pesca e del comportamento del pesce, inclusi i recenti sviluppi a livello mediterraneo.

Gli argomenti in discussione includeranno:

  • L’uso di indicatori per descrivere e confrontare le performance delle attrezzature da pesca (Indicatori);
  • Attrezzature da pesca abbandonate, perse o scartate (ALDFG);
  • Vincoli operativi e tecnici delle attrezzature da pesca per supportare la coesistenza con l’energia eolica offshore e l’acquacoltura in acque aperte (Uso multiplo).

Le sessioni tematiche includeranno:

  • Raccolta e standardizzazione dei parametri delle attrezzature da pesca mobili a contatto con il fondo e il loro consumo di carburante;
  • Progressi nelle pratiche di pesca sostenibile e il loro impatto sugli ecosistemi marini.

Le iscrizioni per l’incontro sono aperte fino all’11 aprile. Per maggiori informazioni sull’evento e sugli argomenti che saranno trattati, si prega di visitare il sito ufficiale dell’incontro: https://wgftfb.org/annual-meeting/meeting-information/ .

La sottomissione degli abstract è ora aperta! Invia il tuo abstract qui: https://wgftfb.org/annual-meeting/abstract-submission/ .

Non vediamo l’ora di accogliervi a Mazara del Vallo.

Collaborazione IRBIM e YACademy

Continua con successo la collaborazione tra il CNR-IRBIM e la YAC- Young Architects Competitions. Dopo il supporto al concorso  “Iron Island” per scrivere il futuro delle antiche piattaforme petrolifere, si terrà  nel 2025  il Corso di Alta formazione “Concept Design for Architecture” per incoraggiare la ricerca nel design fornendo temi concreti e generando soluzioni per le sfide moderne. Il corso  prevede la partecipazione come docenti dei colleghi Gian Marco Luna e Pierluigi Penna dell’IRBIM di Ancona per il  modulo “Cambiamento climatico e sfide ambientali -Gli habitat nel post antropocene”.  L’obiettivo è offrire  un criterio strutturato con contenuti di diverse discipline per stimolare la creatività e guidare i progettisti nella generazione di idee architettoniche originali e di successo, con un approccio innovativo. Da professionisti del mare,  i colleghi illustreranno i cambiamenti dello spazio marino provocati dall’interazione dell’uomo e le domande scientifiche che richiedono, per esempio, la creazione di infrastrutture con ridotto impatto. Il cambiamento climatico comporta sfide  sempre più pressanti che richiedono soluzioni innovative e sostenibili per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e costruire un futuro più sostenibile, anche per gli ecosistemi marini. Tutte queste sfide si devono affrontare con la multi-disciplinarietà e l’incontro tra professionisti di diversi settori. Per informazioni e divulgazione dell’iniziativa è possibile consultare il sito Yacademy. È possibile guardare video di presentazione del passato concorso Iron Island ; e il video di presentazione ufficiale del corso Concept Design for Architecture”.

Giornata conclusiva progetto Life+Delfi

Martedì 11 dicembre nella magnifica cornice della Mole Vanvitelliana ad Ancona, si è tenuto il meeting conclusivo del progetto Life+ Delfi,  un progetto europeo che si occupa del problema delle interazioni tra delfini e attività di pesca, sviluppando soluzioni e modelli di gestione sostenibile per le interazioni tra delfini e pesca. La giornata ha rappresentato un’ occasione per mostrare il lavoro del team di Life Delfi, fare un bilancio finale e soprattutto pensare ad azioni future per sostenere i risultati ottenuti. Life Delfi  ha prodotto ricerca, monitoraggio e ha inoltre costruito una stretta collaborazione con i pescatori per promuovere pratiche di pesca sostenibili. La sperimentazione di soluzioni per allontanare i  delfini dalle reti da pesca ha incluso l’installazione di deterrenti acustici e visivi sull’attrezzatura da pesca, la promozione di attrezzature da pesca alternative e lo sviluppo di attività di osservazione dei delfini.  Il progetto ha investito molto anche sulla sensibilizzazione dei pescatori e del pubblico sull’importanza della conservazione dei delfini, riscuotendo un grande eco di informazioni. Coordinato da Alessandro Lucchetti, con Massimo Virgili, Andrea Petetta, Daniel Li Veli del CNR IRBIM. Il progetto Life Delfi è stato portato avanti insieme a numerosi partners: le Aree Marine Protette Isole  Egadi, Torre del Cerrano, Punta Campanella e Tavolara, Filicudi WildLife Conservation, Legambiente Onlus, Università di Siena, Istituto di Ricerca e Conservazione Marina Blue World (Croazia),  Istituto di Ricerca Marina di Rovigno (Croazia), Istituto di Ricerca Marina di Spalato (Croazia) , Istituto di Ricerca Marina di Dubrovnik (Croazia), Associazione Nazionale dei Pescatori Professionisti (Italia), Associazione Nazionale dei Pescatori Sportivi (Italia), Associazione Nazionale dei Pescatori dilettanti (Italia) e Associazione Nazionale dei Pescatori dilettanti (Croazia). Sul sito LifeDelfi è possibile trovare i numerosi video e materiale documentario prodotto nei 5 anni di progetto; la registrazione della giornata conclusiva è visibile qui.  A questo link il servizio Rainews con le interviste a Federica Barbera, Legambiente, e Alessandro Lucchetti, Primo ricercatore CNR-IRBIM

Campagna PER24 – Pollutants’ Environmental Research 2024

La campagna scientifica PER24 – Pollutants’ Environmental Research 2024 a bordo della nave da ricerca del CNR Gaia Blu è partita dal porto di Bari il 12 ottobre e si è conclusa il 28 ottobre 2024. Le indagini effettuate si sono svolte all’interno della Zona Economica Esclusiva italiana del Mar Adriatico meridionale/Mar Ionio settentrionale, adottando un approccio multidisciplinare. A bordo, infatti, sono stati condotti studi sui sedimenti e sulla colonna d’acqua, rilievi geofisici e analisi geochimiche. 

L’obiettivo della campagna PER24 è valutare l’entità delle alterazioni antropogeniche nel Mare Adriatico meridionale e nello Stretto di Otranto, con particolare attenzione ai livelli di contaminazione presenti e alle vie di diffusione di diverse sostanze inquinanti dalle aree costiere ai loro bacini profondi. A tale scopo sono state svolte e sono previste attività scientifiche in diversi ambiti: determinazione delle concentrazioni di inquinanti storici (metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, nonilfenoli) ed emergenti (sostanze per- e polifluoroalchiliche, farmaci e prodotti per la cura della persona, bisfenolo A); analisi del carbonio, dell’azoto e dei loro isotopi stabili; rilevazione batimetrica e caratterizzazione geomorfologica del fondale marino; caratterizzazione oceanografica delle masse d’acqua e dei loro modelli di circolazione; indagini sedimentologiche; caratterizzazione della comunità microbica; classificazione tassonomica delle comunità di foraminiferi bentonici. Tutti i dati saranno resi disponibili in Open Science secondo i principi FAIR al termine della loro elaborazione e relativa pubblicazione su riviste scientifiche. IRBIM ha potuto contare sulla partecipazione di Federico Spagnoli (Responsabile scientifico della campagna), Rocco De Marco (Capomissione), Gaspare Avanzato, Alessandro Di Cola, Chiara Evangelista, Angela Freddi e Sarah Pizzini, che hanno effettuato tutte le attività a bordo insieme ad altri colleghi di diversi enti. La campagna è infatti frutto della collaborazione con il personale di ISPRA delle sedi di Chioggia e Roma, con l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino, il CNR- ISP di Roma, di Venezia e di Bologna, l’Università Ca’ Foscari Venezia e il Fano Marine Center. Qui il report finale della campagna PER24-Pollutants’ Environmental Research 2024. 

Sharper 2024, La Notte dei Ricercatori

Venerdì 27 settembre 2024, Ancona è stata una delle città italiane ad illuminarsi di scienza, durante la Notte Europea dei Ricercatori SHARPER 2024. Laboratori a cielo aperto, esperimenti interattivi e incontri con ricercatori ed esperti hanno coinvolto cittadini di tutte le età, dimostrando come la ricerca scientifica sia parte integrante della nostra vita quotidiana. In particolare per il CNR –IRBIM dal palco Centrale i colleghi Andrea Miccoli e Fabio Campanella hanno parlato di “Gaia Blu:la nave oceanografica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e hanno presentato le attività della campagna PELASeam. Per l’occasione è stato proiettato il filmato delle attività della campagna realizzato dal collega Daniel Li Veli. Inoltre, a Radio Arancia nella rubrica “Ricercatori on Air” sono intervenuti Andrea Petetta su “Studiare gli impatti della pesca ricreativa in mare” e Martina Scanu su “il valore culturale del mosciolo”. La piazza inoltre si è animata di diversi giochi: il “Chi vuol essere biologo marino?” ricco di domande relative a curiosità degli organismi marini è stato condotto da Andrea Petetta, Martina Scanu, Greta Cerrone e Chiara Evangelista, mentre Enrico Cecapolli e Roberto Cacciamani hanno condotto il gioco: “Non dire pesce se non l’hai nel sacco”. Sono stati allestiti stand per: “A pesca di rifiuti di plastica: da inquinante a nuova risorsa” con Maria Chiara Catta ed Ilaria Martino; il “Microscopio con benthos” curato da Deborah D’Angelo e Adele Basho e lo stand “Agrifish: Mangeresti una trota alimentata con degli scarti?” curato da Monica Panfili; mentre  il progetto “Delfi” è stato presentato da Flavia Scocca. Tra gli altri colleghi dell’IRBIM di Ancona che hanno partecipato attivamente alla organizzazione della Notte dei Ricercatori sotto il coordinamento di Monica Panfili, ci sono Maria Chiara Catta, Deborah D’Angelo, Federico Calì, Paolo Scarpini, Angela Freddi, Lorenzo Zacchetti ed Enrico Armelloni. L’evento ha ancora una volta dimostrato l’importanza di creare un ponte tra ricerca e società, favorendo la diffusione della cultura scientifica e stimolando nuove generazioni di ricercatori.

IRBIM Mazara del Vallo al G7 agricoltura e pesca

In occasione del G7 Agricoltura e Pesca, tenutosi dal 21 al 29 settembre 2024 nella suggestiva cornice di Siracusa-Ortigia, i colleghi di IRBIM Mazara del Vallo hanno presenziato a convegni e tavole rotonde con contribuiti di conoscenze e idee per rendere più sostenibile e resiliente la pesca italiana nel Mediterraneo in cambiamento. Il G7 di Siracusa, in linea con il lavoro svolto nelle precedenti riunioni ministeriali del G7 Agricoltura, si è infatti incentrato sulla resilienza e la sostenibilità dell’agricoltura e della pesca attraverso le seguenti aree tematiche prioritarie: scienza e innovazione per l’adattamento ai cambiamenti climatici e il contributo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili alla sicurezza alimentare.

In particolare, le ricerche condotte dai ricercatori di IRBIM Mazara del Vallo e relazionate durante il G7 si sono concentrate su temi di attualità come la gestione delle specie invasive quali il granchio blu e specie termofile come il vermocane, lo sviluppo di piani di recupero per risorse minacciate come il riccio di mare, di cambiamenti climatici e relazione con le risorse biologiche con focus sulle problematiche gestionali delle pesche speciali a cura di Fabio Fiorentino; di “Strategie per la valutazione delle catture e riduzione della frazione scartata nella pesca a strascico” e delle “ultime valutazioni sullo stato delle risorse nello stretto di Sicilia” per l’ottimizzazione delle pratiche di pesca e salvaguardare la biodiversità a cura di Sergio Vitale mentre Germana Garofalo ha parlato di “capitale naturale e valutazione degli impatti cumulativi”. Questi contributi dimostrano come la cooperazione tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e politiche di gestione sia essenziale per un futuro sostenibile della pesca e dell’acquacoltura nel Mediterraneo. Le iniziative presentate durante il G7 di Siracusa rappresentano un esempio tangibile di come la scienza possa offrire soluzioni innovative per la gestione delle specie ittiche e la tutela degli habitat marini, fondamentali per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici.

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