Simposio “Cambiamento della Biodiversità nell’ Antropocene: priorità nella ricerca”

Nelle giornate del 10 e 11 aprile 2024 presso il Fano Marine Center si è tenuto il Simposio “Cambiamento della Biodiversità nell’Antropocene: priorità nella ricerca”, un proficuo momento di incontro tra gli esperti che si occupano di biodiversità in Italia, sia in ambito terrestre che acquatico. La keynote lecture di Grégoire Dubois, responsabile del Knowledge Centre for Biodiversity (KCBD), Joint Research Centre della Commissione Europea, Ispra (VA) ha introdotto il tema del “Reverting biodiversity loss by 2030: all for one policy and one for all policies!“. Si sono quindi susseguite 46 comunicazioni orali articolate su due giorni e in tre sessioni: gli esempi del cambiamento; le previsioni del cambiamento; gli strumenti, le azioni e la gestione del cambiamento (monitoring, predicting, managing and young perspectives). Una specifica sessione, il “PhD spot”, è stata dedicata ai dottorandi finanziati e co-finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per consentire anche ai più giovani tra i ricercatori di confrontarsi sul tema chiave del cambiamento della Biodiversità. Le comunicazioni poster hanno raggiunto il totale di 78 contributi anche essi articolati nelle tre sessioni. Nell’ottica della condivisione completa dei contenuti, la pagina web del simposio contiene: l’agenda dettagliata, la registrazione dell’evento e di tutte le comunicazioni scientifiche orali e da essa è possibile consultare anche tutti i poster presentati al simposio. L’organizzazione è stata a cura del Gruppo di Lavoro (GdL) Biodiversità del CNR e dal CNR-IRBIM di Ancona in collaborazione con il Fano Marine Center, Lifewatch Italia ed il National Biodiversity Future Center. In particolare, per il CNR –IRBIM al comitato organizzatore hanno partecipato Ernesto Azzurro, Sara Bonanomi, Pierluigi Strafella, Marina Chiappi,Fabrizio Moro, Paolo Scarpini, Rocco de Marco, Andrea Miccoli e Mattia Betti. L’evento ha riscosso una grandissima partecipazione con un totale di circa 200 partecipanti in presenza e ben oltre 50 collegamenti da remoto, che hanno avuto modo di confrontarsi sui cambiamenti della biodiversità, intervenendo con domande durante le comunicazioni orali e confrontandosi nella sessione poster aperta in modo permanente nella hall del Fano Marine Centre. La strategia del simposio inoltre prevedeva fin dal momento dell’iscrizione, la raccolta di proposte individuali per migliorare le attività di ricerca sui cambiamenti della biodiversità; tali proposte sono state quindi sottoposte a una vera e propria valutazione da parte di tutti gli iscritti al congresso con votazione in tempo reale. Anche i tavoli tematici sono serviti per elaborare le conclusioni delle singole sessioni e tutte queste esperienze di condivisione e dibattito confluiranno in una lista di raccomandazioni concrete per dare priorità alla ricerca sulla biodiversità. Interrogarsi sullo stato di salute del Pianeta e progettare concretamente la protezione delle risorse naturali sono responsabilità che tutti gli organizzatori e i partecipanti al simposio hanno dimostrato di sentire concretamente. Per maggiori informazioni e aggiornamenti, si consiglia di consultare la pagina del simposio. Photo Courtesy by Fabrizio Lecce (CPM – Centro di Produzione Multimediale – Università del Salento e LifeWatching).

 

 

 

Pubblicato il volume “La Febbre del Mediterraneo”

E’ uscito il volume “La Febbre del Mediterraneo – La sfida delle Aree Marine Protette ai cambiamenti climatici: fatti e idee”, edito da CNR Edizioni, scritto da Ernesto Azzurro di IRBIM CNR Ancona e illustrato da Martina Troise. Con i contributi scientifici di Manuela D’Amen, Antonio di Franco e Joaquim Garrabou, e con le recensioni di Mario Tozzi e Paolo Guidetti.

Il volume è stato presentato durante il meeting finale dei progetti europei MPA Engage e MPA Networks, tenutosi in tre diverse città catalane (Palma de Mallorca, Barcelona e Cadaques) dal 14 al 17 giugno 2022, e sarà disponibile in formato elettronico in inglese ed in tutte le lingue dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

Il commento di Mario Tozzi, geologo del CNR, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo italiano: “The overwhelming majority of scientists the world over warns us that our climate is abruptly changing, due to the impact of our economic activities. World summits describe global warming as a most worrisome emergency. So why do some people think that scientists have very diff erent opinions on this topic, while they clearly speak with one voice? This book is about climate change facts, and it takes into account science’s indisputable conclusions.”

Nuotando in un mare di plastica

IRBIM CNR ospite della puntata della Serie “Diamo Voce all’Ambiente” sulla WebTV TouchPlay, per parlare di inquinamento da macro- e micro-plastiche in mare, ed agli effetti sulla rete trofica, le attività di pesca, le popolazioni ittiche e la salute dell’uomo. Si è parlato anche della collaborazione tra IRBIM CNR e l’azienda Garbage Service Srl con la sua imbarcazione Pelikan per la raccolta della plastica flottante negli specchi portuali, oltre ad altre iniziative e collaborazioni messe in campo per la raccolta dei rifiuti plastici dai nostri mari.

Ospiti in studio:
– Gian Marco Luna, Direttore Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine
– Paolo Baldoni, CEO Garbage Service Srl

 

Gestione dei rifiuti plastici intercettati in mare: approvato il protocollo

Approvato un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto sperimentale di economia circolare finalizzato alla valorizzazione della plastica raccolta accidentalmente in mare nel corso dell’attività di pesca. All’accordo partecipano CNR IRBIM, la Regione Marche, la Capitaneria di Porto di Ancona, l’ Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, l’ Associazione Produttori Pesca Ancona, la Garbage Ancona, il Centro Assistenza Ecologica e la Nexus S.r.l.

Progetti di IRBIM CNR sul tema dell’economia circolare

In questa intervista si parla dei progetti di IRBIM CNR sul tema dell’acquacoltura sostenibile e dell’economia circolare. L’acquacoltura rappresenta una risorsa importante per il futuro del pianeta, dal momento che molti degli stock ittici vivono una situazione di sovra-sfruttamento e che la domanda di cibo dal mare sta aumentando per sfamare la crescente popolazione del pianeta. Tuttavia questa industria deve affrontare una serie di sfide enormi che riguardano l’impatto ambientale, la salute dell’uomo e degli organismi allevati, all’interno della visione olistica One Health.

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