Nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia ADRIREEF, il CNR-IRBIM di Ancona ha installato una boa oceanografica che trasmette in tempo reale dati oceanografici e atmosferici. La boa oceanografica è stata immersa nel tratto di mare tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena per studiare e valorizzare la barriera artificiale, ancora poco conosciuta, che è stata realizzata nel 2001 dalla Regione Marche con lo scopo di ripopolamento ittico e protezione della fascia costiera dalle attività di pesca a traino illegali. Dotata di una centralina meteo, essa è in grado di rilevare velocità e direzione del vento, temperatura dell’aria e pressione atmosferica. I sensori posizionati nella parte sommersa della boa misurano la temperatura dell’acqua, a circa 3 metri e mezzo dalla superficie, la salinità, l’ossigeno disciolto e la torbidità. Registra, inoltre, anche intensità e direzione delle correnti lungo la colonna d’acqua. La boa è dotata di pannelli solari che assicurano il funzionamento degli apparati e di un sistema di trasmissione a terra in tempo reale dei dati rilevati.
Il sito osservativo non è attivo. La boa rilocabile è stata recuperata ad agosto 2022.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.