L’ambiente antartico è considerato un ambiente pristino, ma nonostante la sua protezione sia regolata dal Trattato Antartico, numerosi studi hanno segnalato la presenza di inquinanti di origine antropica. In particolare nelle acque marine polari è stata osservata la presenza di vari inquinanti come ad esempio microplastiche, POPs, idrocarburi e metalli pesanti che rappresentano una minaccia per gli ecosistemi e la salute umana. Tra le contaminazioni presenti in mare, quella da antibiotici sta diventando sempre più preoccupante, alla luce della possibile evoluzione di ceppi antibiotico-resistenti e del possibile trasferimento dei geni di resistenza alla comunità batterica antartica.
Il progetto intende studiare la presenza di batteri antibiotico-resistenti e metallo-resistenti e/o tolleranti in acqua, sedimenti marini ed in esemplari di Trematomus bernacchii, specie autoctona facilmente reperibile; rilevare gli antibiotici adesi alle microplastiche ingerite dai pesci e rilevare i livelli di metalli pesanti nei sedimenti e negli organi target. Gli isolati batterici verranno testati per verificare la resistenza verso un ampio spettro di antibiotici. I ceppi antibiotico-resistenti saranno caratterizzati tramite tecniche biomolecolari e saranno effettuati studi per rintracciare i geni responsabili dell’antibiotico-resistenza. Inoltre, sarà valutata la resistenza dei ceppi a varie concentrazioni di metalli pesanti. Infine, la ricerca di tali metalli sarà effettuata anche su campioni di sedimento e pesci. I risultati ottenuti forniranno importanti informazioni sulla diffusione e trasmissione dell’antibiotico-resistenza e della metallo-resistenza all’interno della rete trofica antartica, e sulla presenza di metalli pesanti nelle matrici sia organiche che inorganiche
Il CNR IRBIM è partner di un’Associazione Temporanea di Scopo con la SZN, l'Università di Napoli Federico II, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, l'Università degli Studi del Sannio, l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, l'Università della Campania Luigi Vanvitelli, l'ENEA e l'INGV per realizzare una pianificazione dello spazio marittimo della Regione Campania.
Proteggere e mantenere/ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi della Laguna di Lesina, attraverso la gestione, il mantenimento/ripristino ed il monitoraggio integrativo del sito NATURA 2000 interessato da attività di pesca e mediante un approccio partecipativo tra gli stakeholder (politici, ricercatori, pescatori) che condividono responsabilità e interessi sull'ecosistema lagunare.
Tutela, promozione e valorizzazione degli ecosistemi terra-mare di Ancona e del Parco del Conero e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 11, 14 e 15 dell’Agenda 2030.
Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.