La gestione integrata della fascia costiera

Vincenzo Maccarrone

Il contrasto ai cambiamenti climatici ed agli eventi climatici estremi rappresenta una delle maggiori sfide della nostra epoca, in particolare per le zone costiere. Secondo i dati Eurostat 2019 la metà della popolazione Europea vive entro un raggio di 50 km dalla costa, mentre in Italia i comuni litoranei, ovvero quelli che hanno almeno un tratto del proprio confine bagnato dal mare, sono solo l’8,1% anche se occupano il 14% del totale del territorio nazionale sul quale insiste il 28,4% della popolazione nazionale (ISTAT).

I dati di sintesi sull’occupazione delle aree litorali restituiscono un quadro di quanto sia intensa la pressione antropica esercitata sulle zone costiere. In mare, la situazione non è molto dissimile, il traffico marittimo, la pesca professionale, il turismo e la conservazione del patrimonio naturale possono confliggere tra loro con scale spazio temporali assai differenti generando esternalità ambientali negative.

La sfida della Gestione Integrata della fascia costiera è quella di fare dialogare economie, settori, esigenze sociali, politiche e sistemi differenti, cercando di coordinare il processo di sviluppo in maniera più efficiente ed efficace. L’Unione Europea attraverso i suoi strumenti programmatici e attuativi sta dando alla comunità scientifica un grande opportunità di valorizzare le proprie conoscenze, spesso molto settoriali, in un quadro più ampio che potremmo definire di “science to policy” elementi come la resilienza degli ecosistemi insieme alla valorizzazione dei profili identitari costieri dovrebbero ricongiungersi attraverso un processo di sintesi per proporre un nuovo modello di uso delle risorse.

Il seminario intende fornire un contributo al vivace dibattito interdisciplinare intorno ai temi della gestione integrata della fascia costiera anche attraverso la citazione di attività svolte a diversa scala di applicazione.


05.11.2020 - Online

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