Macro, micro e nanoplastiche negli ecosistemi acquatici

Stato dell'arte e prospettive della ricerca

Monia Renzi

La produzione mondiale di plastiche è in crescita con 360 milioni di tonnellate prodotte solo nel 2018. Considerate “inerti”, le plastiche sono materiali eterogenei di recente interesse ecotossicologico a seguito delle evidenze che queste sono in grado di adsorbire contaminanti chimici, di trasmigrare nei tessuti biologici e che sono ottimi vettori per la dispersione di organismi e per la diffusione di specie aliene. Quando si parla di plastiche, le dimensioni non sono una questione secondaria ma sostanziale, macro, micro e nanoplastiche hanno una diversa capacità di interagire con la componente biotica a diverso livello di scala dimensionale mostrando, di conseguenza, rischi potenziali diversi in relazione alla dimensione della particella. Anche gli aspetti metodologici non sono secondari ma rappresentano una criticità negli studi condotti su questo argomento. Lo scopo del seminario è fornire un quadro generale relativo a: principali caratteristiche di macro, micro e nanoplastiche, stato conoscitivo attuale su comportamento in ambiente, interazione con il biota e loro pericolosità; inoltre saranno descritte le principali prospettive nel prossimo futuro della ricerca scientifica in questo ambito.


25.02.2022 - Online

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