Matteo Barbato

Assegnista

Successivamente alla laurea triennale in scienze biologiche (L-13) presso l’Università degli studi della Tuscia, ha conseguito il titolo magistrale (Master of Science) nel corso Erasmus Mundus in Marine Environment and Resources presso le  Universidad del País Vasco (SPA), University of Southampton (GBR) e Université de Liège (BE). Ha ottenuto il titolo di dottorato di ricerca presso l’Università degli studi di Padova indagando ecologia del movimento e identificando gli habitat essenziali di specie commerciali di elasmobranchi attraverso un approccio multidisciplinare (Local Ecological Knowledge, modelli di distribuzione di specie, genetica di popolazione). Nelle ricerche post-dottorato si sono approfonditi alcuni aspetti dell’ecologia del movimento con telemetria acustica ed è stata valutata la sopravvivenza post-cattura di specie squali soggette al prelievo della pesca professionale.


Le mie Pubblicazioni:

Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.

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