Microbiological research in Kongsfjorden

Azzaro F.; Azzaro M.; Caruso G.; Cosenza A.; Crisafi F.; Decembrini F.; Denaro R.; La Ferla R.; Leonardi M.; Lo Giudice A.; Maimone G.; Papale M.; Rappazzo A.C.; Zaccone R.; Zappalà G.; Crisafi E.;

Il CNR di Messina svolge ricerche di carattere microbiologico in aree polari, con particolare focus sulle aree marine antartiche e periantartiche, dal 1988. Dal 2009 partecipa anche a diverse spedizioni in aree polari artiche, comprese le Isole Svalbard. In queste ultime, le ricerche del gruppo sono state condotte nel Kongsfjorden nell’ambito di tre progetti: PolyArc, MYKA e ARCA.
La comunità microbica marina gioca un ruolo chiave nella rete trofica artica, in quanto controlla diversi processi, fra cui la produzione primaria, il turnover degli elementi biogenici, la degradazione della materia organica e la mineralizzazione di xenobiotici e inquinanti. In questo contesto diversi sono stati gli approcci metodologici e le strategie di campionamento adottate su campo nel Kongsfjorden dal gruppo di ricerca, in funzione anche della logistica e delle risorse disponibili. I molteplici studi condotti hanno avuto carattere multidisciplinare, e rivolti 1) allo studio della struttura della comunità batterica nei sedimenti e nell’acqua (in collaborazione con l’Università di Messina), 2) alla valutazione nel breve periodo dei trends biogeochimici e microbici lungo la colonna d’acqua (in collaborazione con l’Università di Rio de Janeiro e Miserocchi S., ISMAR di Bologna), 3) all’isolamento di batteri potenzialmente degradanti inquinanti come PCB (Giannarelli S., Università di Pisa) e PAH, 4) alla valutazione di bloom fitoplanctonici e al rilevamento di specie potenzialmente tossiche (in collaborazione con Caroppo C., IRSA di Taranto), e 5) alla valutazione della componente microbica (attività, funzioni e composizione) in un’area prossima ai ghiacciai, grazie all’applicazione su campo di un multi campionatore di acqua, prodotto in collaborazione con i colleghi del CNR dell’INM (Caccia M., Bruzzone G.) che hanno sperimentato diversi Autonomous Underwater Vehicles (AUVs).
Quest’ultima tematica di ricerca costituisce sicuramente un challenge per studi futuri in quanto consente di acquisire dati ambientali e biologiciin siti inaccessibili all’uomo per problemi legati alla logistica e al campionamento in sicurezza.


2019 - Presentazione


L'ARTICO VISTO DA NY-ÅLESUND: RISULTATI DELLE RICERCHE, NUOVE PROPOSTE E VISIONI D'INSIEME, Roma, 18-19/03/2019


Keywords: Arctic Sea, Microbes, Kongsfjorden


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Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.

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