Laboratorio di Plastiche e Microplastiche

Il laboratorio si occupa di approfondire la tematica dell’inquinamento da macro, micro e nano plastiche che minaccia la biodiversità degli oceani su scala globale, con un focus sull’impatto della plastica sugli organismi marini mediterranei e antartici.

Nello specifico, il laboratorio si occupa di: 1) stimare la diffusione di microplastiche in ambiente marino e i conseguenti effetti avversi sugli organismi (pesci e invertebrati); 2) sviluppare nuove metodologie di estrazione e di protocolli di identificazione più rapidi grazie all’utilizzo di nuove strumentazioni; 3) stimare l’impatto delle macro e microplastiche spiaggiate sulla flora dunale e la fauna selvatica; ed infine 4) pianificare e promuovere azioni di mitigazione.

Il laboratorio è dotato di una camera sterile, cappe a flusso laminare, microscopio stereoscopico, microscopio ottico e microscopio ottico invertito, bilance analitiche e di precisione, pompe da vuoto e set da filtrazione.

Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.

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