La collaborazione tra enti di ricerca italiani alle Isole Svalbard prosegue con successo attraverso il
progetto VECNA (
Knocking on Arctic Door), coordinato dalla sede di Messina del CNR-IRBIM. Dal 30 giugno al 10 luglio 2025, il team di ricerca — composto da
Adriana Profeta (CNR-IRBIM),
Giovanni de Vincenzi (CNR-ISP),
Nadia Marinchel e
Tommaso Russo (Università di Roma Tor Vergata) — ha condotto un’intensa campagna di monitoraggio nelle acque costiere del Kongsfjorden, alle Svalbard. L’obiettivo era studiare la possibile comparsa di specie marine aliene (NIMS)nel contesto del cambiamento climatico artico.La campagna si è avvalsa dell’utilizzo di tecniche tradizionali (nasse e retini per il plancton) e strumentazioni avanzate, tra cui telecamere subacquee, idrofoni e sonde per eDNA. L’attività è stata resa possibile grazie al supporto della Stazione Artica Dirigibile Italia del CNR e al contributo logistico della Guardia di Finanza, con personale altamente specializzato nelle operazioni in ambienti estremi. Una sinergia efficace che rappresenta un importante esempio di rafforzamento del monitoraggio delle acque polari e di cooperazione scientifica nell’Artico.
Adriana Profeta aveva già presentato questo progetto in occasione del recente seminario organizzato dalla
SIBM- Società Italiana di Biologia Marina, ed intitolato:
“Donne e scienza nelle terre estreme: studiare le specie sentinella del cambiamento a Ny-Ålesund, la comunità scientifica più a nord del mondo” disponibile cliccando il link.