Il Mare Mediterraneo, caratterizzato da una biodiversità unica e una lunga storia peschereccia oggi si confronta con una serie di pressioni ambientali e socio-economiche. Il cambiamento climatico sta alterando i pattern di distribuzione delle specie marine, con impatti significativi sulla loro abbondanza e disponibilità. La sovrappesca, l’inquinamento costiero e l’urbanizzazione delle aree marine sono ulteriori minacce che mettono a rischio la salute degli ecosistemi marini e la sostenibilità delle attività di pesca. L’Italia, che possiede una delle più antiche tradizioni di pesca nel Mediterraneo, si trova al centro di questi cambiamenti, cercando di bilanciare la conservazione delle risorse marine con le esigenze di una pesca che sia al contempo economica e sostenibile. I ricercatori di IRBIM sono da anni impegnati nella valutazione delle risorse da pesca per garantire la resilienza a lungo termine del settore e la sostenibilità delle specie chiave. Durante il 53° congresso SIBM tenutosi presso la sede centrale del CNR di Roma, nel corso della sessione dedicata agli “Impatti Ambientali”, Fabio Fiorentino (dirigente di ricerca presso IRBIM CNR di Mazara del vallo) ha esposto una presentazione sulla tematica “Sostenibilità e resilienza della pesca italiana nel Mediterraneo in cambiamento”. Data la tematica di interesse e grazie alla concessione del Dott.Fabio Fiorentino, le slide sono pubblicate al link precedente per renderle disponibili a tutti i ricercatori IRBIM e agli altri soggetti interessati.