Tecnopesca II

Costruita nel 1989, la Tecnopesca II afferisce alla sede di Ancona di IRBIM CNR ed opera principalmente nel Mare Adriatico, dove viene utilizzata per attività di ricerca multidisciplinari, che spaziano dall’oceanografia fisica, chimica e biologica alla pesca, alla microbiologia ed in generale al monitoraggio dell’impatto antropico lungo la fascia marino-costiera. L’attrezzatura scientifica del natante include un verricello, un sistema di mappatura del fondale marino (ecoscandaglio multifascio MBES – Multy Beams Echo Sounder), ROV, CTD, gru, strumenti per il campionamento di acqua e sedimenti, GPS Trimble SPS 855GNSS con correzioni differenziali, sistema di sensori per la misurazione del movimento dell’imbarcazione,
assetto e compensazione del movimento, girobussola.


Lunghezza: 16.25 m


Larghezza: 4.33 m


Pescaggio: 1 m


Stazza: 24.5 GT


Velocità: 13 nodi


Equipaggio: 2


Personale Scientifico: 8


Posti Letto: 5

Le attività di ricerca dell’Istituto vengono condotte nell’ambito di progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione, sia di carattere nazionale che internazionale, a valere su programmi di finanziamento a regia regionale (POR FEAMPA - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura e POR FESR - Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) o ministeriale (PRIN – Progetti di rilevante interesse nazionale, PNRA - Programma nazionale di ricerca in Antartide, PO FEAMPA - Programma Operativo Nazionale Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura), programmi per la Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), programmi di finanziamento diretto della Commissione Europea (Horizon2020 ed Horizon Europe, Life, JPI - Joint Programming Initiatives, ERA-NET Cofund) ed iniziative di collaborazione tematica gestite da organizzazioni internazionali quali, ad esempio, la FAO – GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean). L’Istituto sviluppa anche progetti finanziati nell’ambito di collaborazioni con imprese private nei settori della blue economy nonché del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca. I progetti di ricerca, prevalentemente di carattere collaborativo, vengono sviluppati attraverso un’ampia rete di partner che includono la maggiori Istituzioni di Ricerca ed Università italiane ed estere.

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